In un Duomo di Milano affollato anche da molti pellegrini in arrivo da Volterra, monsignor Roberto Campiotti, già parroco di Sumirago e prima ancora vicario parrocchiale a Laveno Mombello ha ricevuto stamattina l’ordinazione episcopale dalle mani di monsignor Mario Delpini, arcivescovo di Milano, e dai vescovi con-consacranti monsignor Alberto Silvani, predecessore di Campiotti e monsignor Paolo Martinelli, vescovo ausiliare di Milano.
Il nuovo vescovo della diocesi toscana è nato a Varese nel 1955, è un sacerdote ambrosiano ordinato nel 1979 e, dopo alcune esperienze come vicario parrocchiale come ad esempio a Laveno e un lungo periodo come parroco a Sumirago, dal 2010 era Rettore del Collegio Ecclesiastico Internazionale San Carlo Borromeo di Roma.
«Le letture scelte da mons. Campiotti per la celebrazione sono piene di domande - ha riflettuto monsignor Delpini nell’omelia - l’ordinazione di un vescovo è l’occasione per porre domande. Di fronte alle troppe sicurezze, così perentorie e così fragili, di fronte a quell’imperialismo dei luoghi comuni che inducono a pensare che siano ovvie anche scelte e pensieri che incrinano le fondamenta del convivere e dell’umanesimo, la Chiesa pone domande».
Nel suo intervento al termine della celebrazione eucaristica, monsignor Campiotti ha espresso il suo ringraziamento anzitutto «alla Santa Trinità, che per un imperscrutabile disegno del Suo Amore ha voluto mostrare la Sua forza e porre il mirabile ed inestimabile tesoro del ministero apostolico nella mia debolezza».
Dopo avere espresso la sua gratitudine a Papa Francesco, all’arcivescovo Delpini e al suo predecessore, il cardinale Scola, nonché ai familiari e a quanti ha incontrato sul suo cammino, monsignor Campiotti ha concluso con un pensiero per la Diocesi in cui farà il suo ingresso ufficiale il prossimo 27 marzo: «È soprattutto a voi, figli amatissimi di Volterra che va il mio pensiero, ai sacerdoti, e a tutti voi che rappresentate la Chiesa a cui il Santo Padre mi manda come pastore. Vorrei rivolgere un particolare saluto e ringraziamento ai giovani di Azione Cattolica qui presenti numerosi».




