Ci risiamo con Varese-Novara, che per chi scrive è una specie di Giano bifronte.
C’è una trasferta al Piola, nell’autunno 2009, in Lega Pro: finì 1-1, ma tutti capimmo che quel Varese di Sannino era una grande squadra (pure il Novara, eh) e che la doppietta di Buzzegoli del 13 giugno successivo alla Cremonese era solo questione di tempo.
Poi c’è il Franco Ossola in un altro 13 giugno, ma del 2014, con Bettinelli e Pavoletti che confezionano una salvezza incredibile. A quella partita dobbiamo la nostra unica maglia del Varese: al fischio finale un dirigente (ed ex giocatore) salì in tribuna minacciando un nostro amico, brandendo platealmente una maglia numero 9, agitandola per dimostrare che lui quei colori li aveva addosso. Poi la abbandonò su una poltroncina. Noi la custodiamo ancora e ci ha seguito in tutti i traslochi di questi anni. Ci ricorda di una serata estiva, di un’amicizia autentica, della sensazione bifronte di quando le vacanze stanno per finire. Fu una bellissima notte, ma tutti avevamo nel cuore il groppo agrodolce di chi sa che è stato bello, ma che non durerà.
Dài Varese, è tempo di ricominciare qualcosa.