Caro campanile del Bernascone che da più di 400 anni sorvegli dall'alto Varese e i suoi cittadini, datti da fare anche in questo 2022 per tenere la città al riparo dai temporali che aleggiano sulle nostre teste. In fondo anche tu hai dovuto sopportare la mascherina in questi ultimi mesi per via dei lavori di restauro. Te ne sei liberato giusto prima di Natale per gongolarti nella tua nuova veste rinnovata e lucente. Noi le mascherine ce le dovremo tenere per un po'. Ma per te è roba già vista.
Avevano appena iniziato a costruirti e sotto ai tuoi piedi cominciò a diffondersi la peste. Ne sei uscito tu con i varesini di allora, ne usciremo anche noi adesso. Di certo non più buoni come qualcuno aveva voluto farci credere all'inizio della pandemia. Anzi, il sospetto è che la diffidenza, l’individualismo, la cultura dell’Io continuino a sopraffare gli slanci di partecipazione, accoglienza, condivisione che questa terra ha sempre coltivato con costanza e abnegazione.
Sarebbe bello se ai tuoi piedi si affermassero quegli “artigiani del bene” che, unici e insostituibili, sono in grado di regalare una città accogliente a chi verrà dopo di loro. Sono quelli che cominciano a curare il loro metro quadro di società. Che spalano la neve sui marciapiedi davanti a casa quando il buon Dio ne manda anche da queste parti. Mettono bottiglie vuote e cartacce nei bidoni della spazzatura se per caso, passeggiando, incontrano resti di inciviltà sul loro cammino. Insegnano le buone maniere e il senso civico ai loro figli e anche a quelli degli altri, se le famiglie di questi ultimi non ci sono, non ci sentono, non hanno voglia di farlo.
Siamo alla vigilia di una specie di Bengodi civico. Nelle casse delle amministrazioni pubbliche si stanno per riversare fiumi di euro, spinti dal Pnrr e dall’Europa tanto sbertucciata in passato.
Ecco, Bernascone, dall’alto della tua storia e della tua imponenza fa’ che il 2022 segni l'inizio di un nuovo rinascimento. Più culturale che economico. Un cretino pieno di soldi, resta un cretino. Un “artigiano del bene” con dei quattrini in mano è capace di farli fruttare per tutti.