Ci mette sempre la faccia e non lo fa mai per convenienza o per mettersi in mostra. Non ha paura di denunciare le cose che non vanno e di inimicarsi le persone che non fanno il bene della comunità e degli altri. Ma, soprattutto, è capace di provare e trasferire sentimenti veri, portando fino in fondo battaglie giuste e solidali, poco importa se solitarie o condivise: è quello che abbiamo capito ancora una volta di più dopo aver visto in piazza Repubblica Max Laudadio, volto di Striscia la Notizia, in occasione della più bella manifestazione del 2021 a Varese, quella delle oltre 1300 coperte cucite a mano il cui ricavato è andato alle donne vittime di violenza. Max è così: uomo di cuore e grandi slanci, innamorato del suo lavoro, della sua famiglia e della sua terra. Per cui è sempre pronto a spendersi, e lo dimostra anche in quest'ultima intervista mai banale e piena di parole che lasciano il segno.
Con chi e come hai passato Natale e Santo Stefano?
Come ogni anno in compagnia della mia famiglia, in casa. Sono stati giorni molto intensi e colmi di amore, non posso che ringraziare per questo.
Una persona che ti è mancata in questi giorni di festa.
Mio padre.
Una che non può mancare accanto a te.
Mia moglie.
Come se l'è passata Max Laudadio in questo 2021?
Sbagliando e imparando, piangendo e ridendo, gioendo e soffrendo, come tutti. Ma sempre con la stessa certezza nel cuore: sono un uomo felice e per questo molto fortunato.
Come se la passa Varese?
In crescita costante. Ho molta fiducia in lei. Ogni arrivo però ha bisogno di tempo e strada da percorrere, bisogna saper attendere.
Da chi o cosa sei rimasto deluso nel 2021?
Da chi non ha imparato niente da questa pandemia. Anche se, da inguaribile sognatore, non smetto di sperare che serva solo del tempo.
Chi ti ha reso orgoglioso?
Mia figlia Bianca, oggi vedo sbocciare in lei semi che sembravano abortire, e questo mi inorgoglisce. Fare il genitore è il mestiere più difficile del mondo.
Il tuo varesino dell'anno.
Metterei a pari merito due persone: Don Marco Casale, uomo di Cristo 2.0, e l’avvocato Marco Ascoli perché la Fondazione nata in memoria del figlio Giacomo è pura magia.
Il personaggio dell'anno, non solo varesino.
Papa Francesco.
Il momento dell'anno che ti è rimasto nel cuore.
L’elezione di mia moglie a sindaco del paese in cui viviamo. La sua non è politica becera ma una vera e propria missione.
Il tuo vino e il tuo piatto delle feste.
Il vino lo amo tutto, prediligo i rossi fermi. In famiglia non abbiamo un piatto di Natale.
La storia, il luogo o la persona che nessuno racconta a Varese.
Il monte Poncione è poco promosso. Ha la vista più bella di tutta la provincia di Varese, le altre vette se la sognano.
A Varese si vive bene ma...
…se vivi in mezzo al bosco, nella sua periferia, capisci che Varese non è solo una città.
Si salva la Pallacanestro Varese?
Non ho capito la domanda. E da tifoso sfegatato e scaramantico, non rispondo mai alle domande che non comprendo.
L'ultima volta in cui sei rimasto sorpreso a Varese.
Quando ho visto le sponde del suo lago da sopra una barca di canottaggio. Pura bellezza.
Lo stupore più grande del 2021 per te, invece, qual è?
La guarigione di mia sorella. Semplicemente miracolosa.
Chi o cosa ti ha commosso?
L’abbraccio di alcuni bimbi che ho conosciuto in ospedale. Tutto il resto mi è apparso meno importante.
Un augurio per il 2022 di Varese.
Che sia di responsabilità, misericordia e allegria. Dovrebbero essere le parole per attuare una vera rivoluzione.
Per il tuo e per le persone a cui vuoi bene?
Di essere parte attiva di questa rivoluzione.
Di cosa hai paura?
Non ho vere paure.
Di cosa non hai mai paura?
Di chi prova a farmele avere.
La televisione che ti piace è...
Quella destinata a mostrare il talento vero.
...e quella che non ti piace?
Quella destinata ai soli ascolti.
Cosa vorresti festeggiare nel 2022.
La costituzione ufficiale del Parco Regionale delle 5 vette. Sono 11 anni che lavoro per questo. Vorrei che fosse il più bello della Lombardia e il più sostenibile.
Nel tuo sogno più bello c'è...
Gente che si rispetta, che si aiuta, si ascolta, dialoga, confronta le idee, e che predilige il bene comune a quello personale. Tutto il resto verrebbe di conseguenza. Provare per credere.
Tanti auguri, Max.