Vince una “Rosa d’oro camuna” il Nebbiolo “Primenebbie” di Cascina Piano di Angera, unico vino del Varesotto ad essere premiato con l’ambito riconoscimento dall’Associazione Italiana Sommelier della Lombardia.
Il premio è assegnato alle caratteristiche organolettiche del vino rilevate durante le fasi di degustazione e «tiene conto – si legge - della coerenza produttiva della specifica azienda, specie se orientata alla valorizzazione del vitigno, della tipologia del vino e della specifica zona di produzione».
Le Rose Camune d’Oro riscontrano un particolare merito per i singoli vini ed insieme per le aziende che li producono: tra essi Cascina Piano di Franco Berrini, che si trova sulle colline di Angera dirimpetto alla Rocca e con una vista mozzafiato amplissima che spazia, sulla sommità della collina, dal Sacro Monte al Lago Maggiore, fino al Monte Rosa.
«Un premio importante – commenta Berrini – che premia il nostro lavoro per realizzare un Nebbiolo in purezza, che entra sul mercato dopo 4-5 anni di affinamento in cantina».
Berrini è stato uno dei promotori dell’Igt Ronchi Varesini e, dal 2003, ha avviato l’azienda vitivinicola partendo dal recupero dei vigneti di famiglia e sviluppando, passo dopo passo, l’attività: oggi sono tre gli ettari in produzione nei comuni di Angera e Ranco.
Le uve sono prevalentemente a Nebbiolo, Croatina, Merlot, Uva Rara e Barbera. Fra le uve bianche si coltivano Chardonnay, Trebbiano e Bussanello, vitigno a bacca bianca risultato di un incrocio tra Riesling italico e Furmint.
Il premio ricevuto, prosegue Berrini «è importante perché va a riconoscere, oltre al nostro lavoro, la passione che ci ha spinto a recuperare l’attività vinicola nella nostra zona: in età medievale, qui il vino aveva grande importanza, riforniva sia Milano che terre lontane in Germania. Fillossera e rivoluzione industriale hanno fortemente ridimensionato la produzione di vino nel Varesotto a partire dalla seconda metà dell’Ottocento».
«Il resto è storia recente - prosegue l'imprenditore di Angera - con diverse aziende che sono tornate a recuperare i vigneti e a ricollegare anche al vino il nome del nostro territorio: il mercato di riferimento è ancora quello locale, dal Varesotto al Milanese, ma diverse realtà riescono ad esportare, noi compresi. Per Cascina Piano i mercati esteri di riferimento sono Germania e Svezia, compatibilmente con le possibilità date dalla produzione, che oggi si attesta, a seconda delle annate, tra le 15 e le 20 mila bottiglie».
A fare la differenza, per il nebbiolo Primenebbie, sono i profumi e i sapori piuttosto morbidi: le uve sono coltivate su terreni sciolti morenici, con presenza di piante aromatiche che, sfalciate e lasciate sul terreno, riescono a conferire alle piante di vite un particolare carattere.




