Sesto Calende omaggia il maestro Arsenio De Boni nel centenario della sua nascita e vuole ricordare un pittore legato alla propria città, non solo come artista che per più di 30 anni ha seguito gli allievi nel proprio Laboratorio di Arti Figurative, stimolandone creatività e libertà di espressione, ma anche come persona generosa che si è messo a disposizione di progetti che andavano oltre il proprio "io".
Una mostra commemorativa, capace di raccogliere non solo opere ma documenti e testimonianze di Arsenio De Boni che giunse a Sesto a soli 12 anni e, crescendo, ha svolto la propria attività professionale sia alla SIAI Marchetti che nella storica Vetreria Sestese.
Una vita per l'arte e per la comunità sestese che rivivrà dal 5 al 19 dicembre in Sala Consiliare; un'iniziativa voluta da quanti hanno vissuto artisticamente con lui - gli amici, i figli, gli allievi, il Laboratorio Arti Figurative e le diverse associazioni - che nasce con l’intento di far immergere il visitatore nella lunga e intensa vita di Arsenio De Boni, dedicata sì all’amore per l’arte ma anche agli affetti, alla vita sociale e comunitaria, alla volontà di perfezionamento spirituale e di comprensione dei valori sociali e solidali.
Una mostra a lui dedicata a 100 anni dalla sua nascita il miglior modo per ricordare la sua vita intensa, la generosità nel sostenere cause benefiche, i premi e, non ultimo, il titolo di Cavaliere al merito della Repubblica che ne hanno fatto un personaggio di straordinario rilievo nella vita culturale della città di Sesto Calende e non solo.
La mostra, che gode del patrocinio dell'assessorato alla Cultura della città di Sesto Calende, sarà aperta con i seguenti orari: giovedì e venerdì dalle 15:00 alle 18:00 e sabato e festivi dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 15:00 alle 18:00.
Iniziativa resa possibile anche grazie al contributo del Rotary Club Sesto Calende Angera Lago Maggiore, del Lions Club Sesto Calende Somma Lombardo ed il supporto della Pro Sesto Calende.
L'inaugurazione è prevista per domenica 5 dicembre alle 11:00 alla presenza del critico d'arte Fabrizia Buzio Negri.



