«Da quando è iniziata la scuola, i trasporti varesini sono nel caos».
Fratelli d’Italia lancia l’allarme e attacca Davide Galimberti: «Se questo è il servizio pubblico concomitante all’emergenza Covid 19, c’è di che allarmarsi. La situazione è tragica sugli autobus: non si trovano posti liberi, gli studenti viaggiano ammassati, le corse non sono sufficienti. E non c’è stato alcun potenziamento delle stesse. Cosa sta facendo il sindaco ancora in carica per risolvere il problema?».
I rappresentanti della lista che sostiene la corsa di Matteo Bianchi portano la testimonianza di Claudia De Meola, in qualità di candidata della medesima lista ma soprattutto di mamma: «Ho verificato tramite mia figlia, studente del Liceo Artistico Frattini - afferma - che le navette che trasportano tanti giovani verso le scuole di Varese sono stracolme, inadeguate, pericolose e purtroppo spesso anche in forte ritardo. Si raggiunge anche una ora d’attesa…».
«Ragazzi e altri passeggeri viaggiano schiacciati gli uni contro gli altri - continua - e a essi si aggiungono coloro che cercano di salire, spintonando con lo scopo di cercare di guadagnare qualche centimetro per non perdere la corsa. Come è possibile che oggi che il Covid 19 è ancora una minaccia costante alla salute di tutti, i nostri figli rischino ogni giorno?».
Dal partito rincarano la dose: «È ormai evidente che il contagio non avviene a scuola ma durante gli spostamenti. Galimberti per i suoi affari politici si premunisce di far rispettare le norme anti-Covid, ma della situazione in cui versano i suoi cittadini non si cura». Il riferimento specifico è all’iniziativa del “GalimbertiBus”, con il quale il sindaco uscente ha portato in giro gli elettori per conoscere da vicino le opere realizzate durante il suo mandato: «In quel caso sono state previste una capienza massima, il distanziamento e una logistica adeguata, mentre nella quotidianità il sindaco fa ricadere le responsabilità sugli altri. È vero che l’organizzazione del numero di corse degli autobus è di competenza regionale, ma un primo cittadino dovrebbe essere sensibile al problema…».
Come? «Dando il suo contributo alla predisposizione di un piano di trasporti sicuro e pubblicando un opuscolo informativo a disposizione delle famiglie, coinvolgendo l’assessore di riferimento. Insomma, sarebbe servito un messaggio di pianificazione, invece la città vive il solito scarico di responsabilità, mentre i nostri figli sono in pericolo».