E' stato un pomeriggio che ha avuto come comune denominatore la persona, quello che il candidato sindaco del centrodestra Matteo Bianchi ha trascorso insieme all’assessore regionale alla Disabilità e Famiglia, Alessandra Locatelli, in visita alle realtà del terzo settore varesine. Prima alla Fondazione Renato Piatti Onlus, poi alla Polha Varese e infine alla Fondazione Molina. «Associazioni che non stano facendo un endorsement al sottoscritto - ha voluto subito precisare Bianchi -, ma che si sono volute aprire alla discussione, con chi in regione è un punto di riferimento. Questa giornata ha avuto come comune denominatore l’attenzione alla persona. Un pomeriggio produttivo, a prescindere dalla politica, perché questi argomenti devono rimanere a patrimonio a tutta la città».
E l’idea di Bianchi è ben precisa al riguardo. Tra le prime azioni della sua amministrazione, qualora venisse eletto, ci sarebbe la creazione di Casa della disabilità. «L'obiettivo della mia amministrazione sarà quello di creare, grazie ai fondi del Pnrr, una 'Casa di comunità per le disabilità' – ha detto - che andrà a lavorare in sinergia e in maniera sussidiaria con le altre realtà del territorio impegnate in questo delicato settore».
E al suo fianco ci saranno i candidati consiglieri che rappresentano il mondo della diabilità: Katia Catalano della lista “Varese Città Giardino. Grande Varese” e Luca Loria della Lega. Proprio loro, dalla Cucina di Altamura dove l’assessore e Bianchi hanno incontrato altre realtà del territorio, hanno posto l’accento sulla poca accessibilità della città di Varese per chi ha delle disabilità e sulle difficoltà che ancora incontrano nell’inserimento lavorativo. «Varese è una città con un fortissimo spirito legato alla solidarietà e all'inclusività - ha aggiunto Bianchi - Dovere fondamentale della futura amministrazione comunale è quello di creare le condizioni e dare supporto affinché le realtà che operano in questo settore riescono a portare avanti la loro opera».
Anche attraverso il confronto con i piani alti. «Oggi è stata l’occasione per visitare strutture del territorio che veramente offrono sostegno e opportunità alle famiglie e alle persone con disabilità e fragilità – ha detto l’assessore Locatelli - E’ stata anche l’occasione per capire quanto ci sia bisogno di maggior contatto con le amministrazioni. Le associazioni del terzo settore sono la nostra linfa vitale, perché come istituzione non saremmo in grado di far fronte a tutte le esigenze delle persone disabili senza l’aiuto delle associazioni, dei volontari e di chi opera a vario titolo sui nostri territori». A Varese sono tantissime le realtà oltre a quelle visitate ieri. «Questo rapporto di dialogo e collaborazione deve essere incrementato - ha aggiunto - e il mio desiderio più grande è che Varese abbia di più. Che si lavori in questa direzione con fermezza e impegno perché Varese merita di essere una città inclusiva e accessibile. Questo deve essere l’orizzonte per i nostri sindaci».




