Il Comune di Laveno Mombello ha deciso di chiudere l'asilo nido di via Fermi nella frazione di Ponte. Mancanza di salubrità e di sicurezza della struttura i motivi che hanno indotto l'amministrazione comunale a prendere questa decisione.
L’ufficio tecnico comunale dopo un sopralluogo con il sindaco Luca Santagostino e l’assessore ai lavori pubblici, nella sua relazione ha evidenziato le criticità presenti e gli investimenti da realizzare, stimati in non meno di 250 mila euro.
Cifra che l'amministrazione comunale lavenese ritiene non sensato eseguire, «perché - si legge in una nota del Comune - i tempi di realizzazione sono incompatibili con la riapertura delle attività, gli investimenti verrebbero realizzati su una struttura complessivamente obsoleta e arrivata ormai abbondantemente al termine del suo ciclo di vita, senza peraltro contribuire in alcun modo ad aumentare il valore della stessa».
«A seguito della recente candidatura su di un bando MIUR finalizzato alla ricostruzione di un nuovo immobile da destinare anche all’attività di asilo e della assegnazione provvisoria del finanziamento - prosegue il Comune - risulta ancor più inopportuno ed insensato intervenire con un investimento di adeguamento dell’attuale struttura certamente destinata alla demolizione».
«E’ nostra responsabilità morale dover garantire ai piccoli utenti, alle loro famiglie e agli operatori condizioni igienico sanitarie e di sicurezza adeguati e per tali ragioni la decisione di questa amministrazione è di non riaprire l’attuale struttura per il nuovo anno – dichiara il sindaco Luca Santagostino – come amministrazione gli assessori Elisabetta Belfanti e Fabio Bardelli, congiuntamente agli uffici comunali, ci siamo già attivati per individuare una soluzione alternativa a breve termine che possa garantire la prosecuzione del servizio nel rispetto dei valori pocanzi espressi ed abbiamo anche già stanziato a bilancio delle somme per un eventuale adeguamento alla funzione di asilo nido di una struttura privata presente sul territorio comunale».
«Essendo tuttavia ancora in trattativa con la proprietà dell’immobile - prosegue il primo cittadino - non possiamo al momento garantire una data di ripresa del servizio ma solo ipotizzare che, se la trattativa dovesse andare a conclusione, lo stesso possa riaprire non prima della fine del mese di settembre. Siamo ovviamente dispiaciuti per la decisione che abbiamo dovuto prendere e che siamo consapevoli produrrà disagi nelle famiglie che avevano iscritto i propri figli, tuttavia siamo fermamente convinti della necessità e della bontà di una tale decisione».
«Oltre che sul fronte dell’emergenza che ci siamo trovati a dover gestire a meno di un anno dall’insediamento della nostra amministrazione, siamo fiduciosi che l’iter del bando cui ci siamo candidati solo pochi mesi fa e che ci vede attualmente aggiudicatari provvisori del finanziamento di 1.450.000 euro, possa portare a Laveno Mombello una nuova struttura moderna che possa ospitare sia il servizio del nido sia ulteriori servizi per bambini e famiglie» conclude Santagostino.