«A Varese ci si è concentrati troppo sulle grandi opere dimenticando le piccole, che sono però quelle che fanno grande una città». Maurizio Marin, candidato al consiglio comunale per la lista “Varese in Azione con La Civica per Coletto sindaco” esprime così il suo giudizio sui cinque anni dell’amministrazione Galimberti.
«Non si può affermare che non sia stato fatto nulla, ma di certo non abbastanza, basta vedere il troppo degrado che c’è non solo nelle periferie, ma anche nelle zone centrali della città, dove mancano decoro e pulizia» precisa Marin, 37 anni, sposato, con un bimbo di 5 anni e un lavoro di manager nell’ambito della consulenza aziendale.
Maurizio Marin è alla sua prima esperienza politica come candidato consigliere e come referente cittadino di Azione, il partito fondato da Carlo Calenda, di cui è anche responsabile della campagna elettorale varesina e del tavolo dedicato al Turismo. Proprio il tema dell’accoglienza turistica è al centro delle proposte che Marin porterà in Comune se verrà eletto consigliere comunale.
«Se fossi un turista che arriva a Varese rimarrei sbalordito nel vedere un centro così trascurato - prosegue Marin - o anche dalla presenza di tante vetrine di negozi sfitti, che potrebbero ad esempio essere coperte con stampe che mostrano che cosa si può trovare e vedere in città. Sono queste le cose importanti per cittadini e visitatori e non le grandi opere».
Il candidato di Azione rimprovera all’amministrazione Galimberti anche la mancanza di ascolto. «È quanto ci hanno segnalato tutte le associazioni che abbiamo incontrato in queste settimane, che si sono sentite abbandonate dall'amministrazione comunale - osserva Marin - mentre l’ascolto è la qualità principale di un amministratore». Varese è una bella città, ma va valorizzata con adeguati progetti.
«Varese mi piace per quello che sa offrire, per i paesaggi come il lago, il Sacro Monte, il Campo dei Fiori, per tutta la sua storia e il suo patrimonio culturale e artistico - afferma Marin - non mi piace il fatto che tutto questo valore non venga “sfruttato” nel modo giusto perché mancano i progetti che la valorizzino e ne accrescano l’attrattività. Il Comune in questo senso può e deve svolgere un ruolo di facilitatore, fare da cabina di regia. Se verrò eletto, il mio impegno sarà quello di costituire un tavolo al quale far sedere tutti gli attori coinvolti, che vanno ascoltati non soltanto in campagna elettorale, per poi mettere in campo progetti concreti conseguenti a questa fase di ascolto».
“Poche cose ma fatte bene” può essere uno slogan riassuntivo del metodo che il candidato di Azione vuole mettere in pratica se verrà eletto in Comune. «Varese è il nostro capoluogo, non dimentichiamoci della sua importanza, a me piange il cuore vederla così trascurata» conclude Marin.




