Il punto di partenza è uno scenario completamente stravolto dalla pandemia, passata come un insistente e pesante rullo a minare le sostanze e le certezze acquisite di chi opera nel mondo del commercio.
Chi già traballava o sopravviveva, è caduto, inevitabilmente. Chi era solido, chi guardava al futuro con occhi sicuri, oggi è ancora vivo ma gravemente ferito, esposto ai venti della crisi come un malato senza più anticorpi, sguarnito e pure costretto ad assistere a una pianificazione della ripartenza fatta di programmi e investimenti che puntano a un domani troppo lontano. Il bisogno, invece, è oggi. E lo sblocco dei licenziamenti ne è solo il primo e più urgente esempio.
Tale contesto ha portato negli ultimi mesi i commercianti a guardare con occhio diverso le associazioni rappresentative di categoria. Si sa: se tutto va bene, la soglia d’attenzione verso l’esterno si abbassa, non si coagula alcuna necessità di critica e la normalità la si affronta con i propri mezzi; quando tutto va male, invece, i corpi intermedi ritornano al centro di una domanda che nasconde preoccupazione e rabbia: come portate avanti i miei interessi?
L’assemblea elettiva di Confesercenti Lombardia-Sede Territoriale di Varese nasce proprio in questo mondo mutato e di tempesta. L’associazione ha deciso di non mettere la testa sotto la sabbia, ma di provare a dare delle risposte: lo farà il 5 luglio, nella Villa Napoleonica di Ville Ponti, per la designazione del Presidente territoriale con mandato per i prossimi 4 anni alla presenza dei suoi iscritti.
A volte sono i piccoli particolari a suggerire la via. In questo caso è il titolo scelto per l’evento: Esserci.
Esserci è una rinnovata promessa. È un patto, nuovo e necessario, di presenza. È un “ti vedo e ti capisco” lanciato verso chi nell’ultimo anno e mezzo è sceso in piazza a protestare contro chiusure, ritardi negli aiuti e norme cambiate dalla sera alla mattina, ma anche nei confronti di chi è rimasto a guardare, facendosi però sommergere dai dubbi.
Significa vedo e capisco la tua protesta o il tuo disorientamento, ma aggiungo anche questo: solo nelle associazioni, solo in chi sta in mezzo tra istituzioni e sindacati, solo in chi siede ai tavoli del confronto e può lavorare davvero sulle regole, si può trovare l’autentica tutela dei propri interessi e il supporto per cogliere le opportunità che si apriranno.
Esserci è l’ammissione di doversi rimettere in gioco, proprio nell’anno in cui Confesercenti nazionale compie 50 anni, con la consapevolezza che la forza della tradizione non basta ad mantenere la fiducia altrui e ad affrontare le nuove sfide.
Serve un rinnovamento: con l’assemblea del 5 luglio, consesso che tra l’altro non si teneva da diversi anni, Varese dimostra di volerlo assecondare, presentandosi senza timore agli occhi di chi in passato a scommesso su di essa e di chi vorrà farlo nel presente e nel futuro.




