Riccardo Colombo è capitano fair play sul campo e conosce la gentilezza anche fuori. Con semplicità e senza riflettori puntati, è andato volentieri da un tigrotto speciale della "sua" Valle Olona per portargli un regalo altrettanto speciale: una delle cento sagome che avevano vegliato il giorno dei playoff sulla Pro Patria (LEGGI QUI).
Quel tigrotto è Pippo Taglioretti, 389 in maglia biancoblù, al quale lo stadio Speroni manca tantissimo come raccontava alla vigilia della sfida contro la Juventus U23 (LEGGI QUI). Lui stesso aveva nominato Riccardo, suo concittadino, con ammirazione anche a proposito di quel gesto - la rinuncia al rigore in proprio favore - che onestamente Pippo non sapeva se avrebbe compiuto al suo posto, lui che pur aveva avuto pochissime squalifiche quindi di comportamento corretto se ne intende.
Ora, qualcuno conoscendo quanto fosse dura per Taglioretti stare lontano dallo stadio in questo anno e oltre di pandemia, ha voluto dedicare a lui una di quelle cento sagome. Un modo per gridare "Presente", perché Pippo sarebbe stato sicuramente lì a tifare non ci fosse stato questo maledetto virus con tutti i limiti che ha portato sulle nostre vite e allo stadio.
Terminato il compito, le sagome sono tornate a casa. Riccardo volentieri ha svolto il compito di andare a Fagnano con quella di Taglioretti, perché è un uomo gentile, perché vedere Pippo è una gioia, perché non si tira mai indietro. «L'ho fatto con piacere» si limita a commentare il nostro capitano.
Un incontro di cui con rispetto quindi sussurriamo, quello tra Colombo e Taglioretti - 46 anni di differenza, un unico cuore tigrotto -, quest'ultimo commosso nel ritrovare il proprio nome sulla maglia della Pro Patria. Ma che nella sua semplicità racconta di come lo spirito biancoblù viaggi tra le generazioni e non smetterà mai: destinazione futuro.
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