Inizia oggi un nuovo appuntamento con VareseNoi che, tutte le domeniche, racconterà le persone e le aziende che contano in provincia di Varese: "Target" sarà una vetrina per chi, non sempre con il risalto che merita, fa grande il nome della nostra terra con la sua azienda e il suo marchio, portando la provincia di Varese ben oltre il proprio territorio.
La prima video intervista, curata da Elena Zoja, non poteva non avere per protagonista un nome e un volto che "conta" e ha tante cose da dire, sempre nel modo giusto e con quel sorriso e quel tocco di leggerezza che le rende ancora più uniche: Paolo Ambrosetti dell'omonima valigeria di via Mazzini che è davvero nel cuore di Varese. E che guarda avanti, partendo dalle proprie radici.
A cominciare dalle quattro generazioni che hanno portato avanti questo marchio legato alla varesinità più autentica, partendo dalla bisnonna Emma: «Tutto nacque da lei - dice Paolo - All'inizio vendeva solo borse per la spesa e ombrelli. Ora tocca a me, a mia moglie Michela, che è il mio braccio destro e anche quello sinistro... e a Federica».
Paolo ci apre le porte del suo negozio dove si trovano prodotti di valigeria e i brand di borse più conosciuti, a volte abbinati al momento e alle intuizioni: così capitò con la limited edition per i novant'anni della Valigeria Ambrosetti che valse il riconoscimento di negozio storico da parte della Regione o per la recente borsa da spesa sul modello della street art («Andata a ruba»).
Qui i clienti arrivano «mi auguro per la competenza ma anche per la simpatia di cui siamo capaci. Proviamo ad accogliere chi ci viene a trovare in maniera empatica, anche on line con l'e-commerce che ci ha aiutato molto durante la pandemia. Abbiamo pagine social molto seguite con cui condividiamo contenuti unici: ai clienti piace farsi gli affari nostri, e noi glielo facciamo fare molto volentieri perché con loro condividiamo davvero tutto».