A Viggiù la zona rossa, disposta dall'ordinanza del presidente della Lombardia Attilio Fontana per un focolaio legato alla presenza della variante del Coronavirus, scatterà questo pomeriggio alle 18 ma il paese è già deserto. La variante del Covid, più contagiosa del virus tradizionale, preoccupa la popolazione che non ha aspettato l'entrata in vigore della zona rossa per limitare le uscite dalla propria abitazione: molti bar e negozi questa mattina avevano già abbassato le serrande.
Quella di Viggiù (e di altri tre comuni della Lombardia) non sarà una zona rossa non come quella che, un anno fa, fu istituita a Codogno dopo i primi casi di Coronavirus in Italia, con i militari a presidio dei confini: saranno in vigore le disposizioni previste dall'ultimo Dpcm, in più è prevista la chiusura di tutte le scuole. Una zona rossa "blanda" che però, come detto, ha reso il paese deserto già da questa mattina.
I negozi sono rimasti chiusi e per strada pochissime persone. «Siamo usciti per comprare due cose ma poi ci chiudiamo in casa» ci ha raccontato uno dei pochi passanti. A far paura di questa variante è la maggior contagiosità e la rapidità con cui si diffonde. «Dicono che sia molto più facile essere contagiati e quindi non sappiamo come proteggerci - continua la gente del paese - Il rientro così, da un giorno all'altro, in zona rossa è preoccupante. Ci sentiamo al centro di qualcosa di grande, non ci sentiamo al sicuro e non sappiamo come proteggerci». Per farlo, oltre allo screening a tutta la popolazione residente partito oggi, serve il massimo rispetto delle regole, a partire dall'uso della mascherina al distanziamento.
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