Il Covid ha picchiato duro anche sul turismo a Gavirate, dove l'area camper sul lungolago gestita dalla Pro Loco per conto del Comune, ha fatto registrare, nel 2020, un migliaio di presenze in meno rispetto al 2019; a mancare in particolare sono stati ovviamente i visitatori stranieri che da sempre apprezzano e non mancano mai a Gavirate.
«Chiaramente rispetto agli scorsi anni anche la presenza durante le festività natalizie è stata esigua, in quanto fra zone di vario colore, le poche presenze si potevano contare sulle dita delle mani ed esclusivamente si trattava di residenti in regione o di persone della provincia di Varese - spiega Giulio Tabacchi, segretario della Pro Loco di Gavirare - diciamo che il bilancio area camper di quest’anno ha dei numeri molto bassi, escluso il periodo da maggio a settembre, dove si sono avuti dei picchi di presenze nei weekend con un afflusso di camper per la maggior parte italiani mentre le presenze straniere sono state sotto tono, quasi totale l’assenza dei francesi ad esempio, mentre essendo un punto utile di passaggio è stato scoperto dai camperesti dell’est Europeo, ad esempio polacchi, cechi, slovacchi, ucraini, ma nel contesto di un anno in tono minore».
Gavirate conferma quindi la sua vocazione turistica internazionale ma i numeri dimostrano la fatica dovuto alla pandemia. Nel 2020 le presenza totale nell'area camper sono state 1411, un migliaio in meno del 2019. A dicembre i camperisti sono stati appena 42 e tutti italiani, che nel 2020 sono stati in tutto 960, contro 257 tedeschi, 85 svizzeri, 41 olandesi, 20 francesi, 17 belgi, 10 britannici, 8 spagnoli. Nonostante le difficoltà e l'impossibilità, al momento, di organizzare manifestazioni, la Pro Loco di Gavirate guarda al futuro con la solita voglia di fare. «Aspettiamo l'evoluzione della pandemia e le relative disposizioni anti Covid e salvo diverse indicazioni concentreremo l'attività da giugno in avanti - prosegue Tabacchi - anche per noi il 2020 è stato un anno di sperimentazioni e novità, come il successo insperato della “Festa della Zucca“ con i menù d’asporto».