Se vi dicessimo «Venite domenica pomeriggio in libreria? C’è la presentazione di un nuovo libro!» non vi stupireste, vero?
E se la presentazione non fosse in libreria, ma online? Se non ci fosse un “momento autografi”, ma un «bene, siete tutti collegati, possiamo iniziare»? Sono state queste le premesse per il battesimo un po’ sui generis di Roberta Frattini, scrittrice varesina, che domenica 1° novembre ha presentato il suo romanzo d’esordio “Ad occhi aperti”, davanti a un pubblico virtuale, lontano con il corpo ma di certo non con il cuore.
Le domande di Sara Magnoli, anche lei scrittrice di Varese, hanno esplorato il libro, rivelato qualche dettaglio e, soprattutto, ci hanno fatto “aprire gli occhi” sull’importanza delle emozioni.
La nascita del romanzo: dal 2000 a oggi
La storia di “Ad occhi aperti” inizia nei primi anni 2000, quando Roberta, l’autrice, decide di mettere su carta alcune emozioni e riflessioni.
Dalla carta al computer il passo è stato breve, ma sono trascorsi quasi vent’anni prima che le pagine componessero un romanzo vero e proprio: solo quest’anno, infatti, Roberta ha deciso di farsi coraggio e realizzare quel sogno che era rimasto chiuso nel cassetto per tanto tempo, forse troppo.
Prende, quindi, contatti con Pietro Macchione, editore di Varese, il quale apprezza «l’interessante immediatezza, la semplicità di espressione» di un libro che sembra «scritto di getto», spontaneo.
“Ad occhi aperti” si può pubblicare, c’è una sola richiesta: trasportare le vicende ai giorni nostri, in particolare nell’arco di tempo dal 2016 a oggi.
Roberta, quindi, per amore di un libro che parla d’amore, si rimette al lavoro per rendere tutto più attuale, dai locali di Varese nominati tra le pagine alle nuove app di messaggistica.
L’unico aspetto che non cambia è l’ampia gamma di sentimenti che guida la protagonista, Libby, perché le emozioni dei ventenni (e di tutti noi), che siano degli anni Novanta, Duemila o Duemilaventi, in fondo sempre le stesse.
Da cantante a scrittrice: la storia di Roberta
La scrittura è da sempre stata una grande passione di Roberta, da brevi storie a testi di canzoni - sì, perché la nostra autrice, ci svela, cantava in un gruppo rock, pensava che fosse la musica il suo destino (tanto da accompagnarla sempre, nella stesura del libro), fino a quando qualcuno le ha, è il caso di dirlo, “aperto gli occhi”.
La donna che sarebbe diventata sua cognata, infatti, le propone di calcolarle il tema natale per conoscere il suo futuro. Ecco la rivelazione: la sua strada non è la musica!
Così, dopo un momento di confusione - e alcuni tentativi nella pittura - Roberta ripensa alle sue storie, ai suoi racconti e capisce che il suo destino è già stato tracciato: sarebbe diventata scrittrice.
Da questa “epifania”, nascono le prime riflessioni, i primi sentimenti positivi e negativi che si ritroveranno nel suo primo romanzo.
Gli occhi di Libby
Libby è la giovane protagonista assoluta di un romanzo che è un po' rosa, un po' romance, di certo è un percorso di crescita.
Il lettore la incontra ventitreenne, alla fine di una storia d’amore con un uomo più grande di lei, e per tutto il romanzo osserva il mondo attraverso gli occhi di questa ragazza che, attraverso esperienze più o meno positive, cresce, impara, diventa più matura.
“Gli occhi sono lo specchio dell’anima” e Libby ne è la dimostrazione. Mentre la accompagniamo nel suo cammino, fisico (in giro per Varese) e interiore, assistiamo ai conflitti che la turbano, ai sentimenti in continuo cambiamento, sentiamo quello che lei sente e vediamo quello che lei vede.
Una realtà certo soggettiva, ma solo così riusciamo a immedesimarci totalmente in lei e ridere, piangere, vivere.
Libby ci guida alla scoperta delle varie sfumature dell’amore, sentimento in cui crede di doversi annullare, si perde nella ricerca della persona perfetta, ha paura di sbagliare e, ancora di più, di ammettere di aver fatto un errore.
Solo grazie al supporto delle sue amiche di sempre (anche l’amicizia è una forma d’amore, forse ancora più potente), la nostra eroina assume una maggiore consapevolezza, attraverso il confronto con persone che rimangono sulle loro posizioni Libby finalmente “apre gli occhi” e ritrova se stessa.
Nel futuro di Roberta, c’è un secondo romanzo, già in lavorazione. «Non sarà un sequel», precisa l’autrice, spiegando che le vicende riguarderanno 5 o 6 personaggi diversi le cui storie confluiranno in un’esperienza comune.
“Ad occhi aperti” si può acquistare nelle librerie di Varese Feltrinelli, Mondadori, Ubik e Libraccio; a breve sarà disponibile anche su Amazon.
Noi non vediamo l’ora di leggerlo, e voi?




