Anche la Pro Loco Varese ha preso parte ieri alla manifestazione indetta dai commercianti della città per protestare contro il Dpcm che chiude o riduce l'orario di molte attività.
«Ci uniamo al grido di sofferenza delle realtà economiche cittadine, tutte, che chiedono a gran voce un aiuto e un sostegno concreto per poter riaprire quando sarà possibile, con la speranza che ciò avvenga almeno in dicembre per prepararsi al meglio al Natale, periodo strategico» ha dichiarato il presidente Roberto Bianchi.
La Pro Loco invita i cittadini a supportare il commercio locale continuando a servirsi dagli abituali ristoranti, bar e pizzerie della città nonché dalle altre attività commerciali del territorio, e chiedendo la consegna a domicilio o l’asporto.
Secondo l'associazione varesina, solo in questo modo si potrà permettere a molte realtà di sopravvivere e di avere un tessuto sociale in una città viva. L'obiettivo è dunque quello di permettere ai commercianti di proseguire il loro lavoro in questo periodo particolarmente difficile. «Dietro ad un acquisto on line - aggiunge la nota della Pro Loco - c’è spesso una multinazionale con sede all’estero che non paga le tasse nel nostro paese».
«Dietro ogni posto fisso c’è una partita iva» aggiunge Roberto Bianchi facendo riferimento alle molte realtà che hanno dipendenti e competenze da salvaguardare.
La stessa Pro Loco si unisce inoltre all’invito dei commercianti per una revisione complessiva delle tasse locali per l’anno 2021, anno i cui «dovremo si dovrà fare i conti con una con una povertà diffusa e dilagante».
Roberto Bianchi ha chiesto nei giorni scorsi agli altri presidenti delle associazioni di categoria di unire le forze a favore delle esigenze della città ed ha invitato al dialogo costruttivo tra le parti senza preconcetti.
«In caso di nuovo lockdown - chiude la nota della Pro Loco - torneremo a erogare servizi come informazioni immediate su whatsapp e consegne a domicilio, basterà iscriversi gratuitamente sul sito web: www.provarese.it».