Attualità - 07 giugno 2020, 17:01

Fontana e l'accusa del Fatto: «La ditta che ci ha fornito i camici ha risposto a una richiesta d'aiuto attraverso una donazione»

Il governatore varesino ricostruisce la vicenda per cui è stato tirato in ballo dal "Fatto" e dal servizio di "Report": « Ogni giorno servivano centinaia di migliaia di mascherine, camici, visiere e la Dama ha risposto alla nostra richiesta d'aiuto. Prima del pagamento della fattura, è stata emessa nota di credito bloccando di fatto qualunque incasso poiché si trattava di una donazione»

Fontana e l'accusa del Fatto: «La ditta che ci ha fornito i camici ha risposto a una richiesta d'aiuto attraverso una donazione»

Attilio Fontana è tornato a commentare la vicenda per cui è stato tirato in ballo da "Il Fatto Quotidiano" prima del servizio di Report che dovrebbe essere trasmesso lunedì (leggi QUI). 

«Comprendo che l'esigenza sia far notizia e vendere copie, ciò che non comprendo sono le strumentalizzazioni scandalistiche tese a dare un'immagine distorta della realtà per abietti fini politici»: inizia così l'intervento del governatore varesino della Lombardia, che aveva già detto di voler querelare il Fatto.

Fontana ricostruisce i fatti per cui è stato accusato nell'articolo dal titolo "L'appalto dei camici alla moglie e al cognato di Fontana" che anticipa un servizio della puntata di "Report" in onda lunedì su una fornitura di camici alla Regione della varesina Dama spa, che produce il marchio Paul&Shark appartenente per il 10% alla moglie del governatore e che, per le quote restanti, fa riferimento al cognato Andrea Dini.

Scrive il presidente della Regione: «Durante il periodo di crisi, appurato che da Roma non sarebbero mai arrivati in tempo gli aiuti, Regione Lombardia è stata costretta ad incaricare la propria centrale acquisti, ARIA spa, per assicurare l'approvvigionamento di forniture e servizi per fronteggiare l'emergenza ricorrendo all'istituto della procedura negoziata ex art. 53 d.lgs. 50/2016 Codice degli appalti. Ogni giorno servivano centinaia di migliaia di mascherine, camici, visiere con urgenze e quantità che superavano di almeno cento volte (in alcuni casi anche migliaia) le ordinarie necessità di approvvigionamento pre Covid».

«Tra le tante aziende lombarde che hanno accolto la nostra richiesta di aiuto c'è la Dama SpA che ha convertito la sua produzione - spiega Fontana - in dispositivo di protezione individuale per medici e operatori sanitari, tanto che il 14 aprile 2020 erano diversi gli articoli apparsi sui media che riportavano questa notizia positiva. La stessa Società si è distinta anche con una una donazione di 60.000 euro sul fondo straordinario per l'emergenza istituito da Regione Lombardia, e ha fornito gratuitamente mascherine e camici ad ospedali e amministrazioni comunali».

«Alla Dama SpA - una volta ottenute le certificazioni indispensabili per l’utilizzo sanitario - il 16 aprile vengono ordinati 7.000 set costituiti da camice + copricapo + calzari al costo a 9 euro (prezzo più basso in assoluto) e 75.000 camici al 6 euro (anche questi i più economici). Le forniture iniziano il giorno dopo e vengono immediatamente distribuite nei reparti ospedalieri per proteggere medici e infermieri».

Fontana tocca poi il punto della fattura emessa alla Dama per un valore di 513mila euro, soldi poi stornati dalla stessa Dama e, quindi, mai pagati a Regione Lombardia.

«Nell'automatismo della burocrazia - dice il presidente - nel rispetto delle norme fiscali e tributarie, l'azienda oggetto del servizio di Report, accompagnava il materiale erogato attraverso regolare fattura stante alla base la volontà di donare il materiale alla Lombardia, tanto che prima del pagamento della fattura, è stata emessa nota di credito bloccando di fatto qualunque incasso».

«Pertanto nessuna accusa può esser fatta a coloro che nel periodo di guerra al Covid-19 hanno agito con responsabilità e senso civico per il bene comune - conclude Fontana - Respingo fermamente ogni strumentalizzazione affidando alle autorità competenti la tutela della Regione Lombardia».

Redazione

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