Uno squalo o un dinosauro su una bellissima maglietta o su una felpa da cui tenersi a distanza: è l'ultima frontiera con cui un gruppo di geniali ragazzi varesini invita al distanziamento andando dritto al cuore dei giovani.
In un momento vuoto e complicato come quello vissuto durante la quarantena, nasce OneMeterAway, progetto che ha permesso a quattro ragazzi, Pietro Borghi (attaccante dei Mastini dell'hockey), Filippo Bertoglio, Claudio Rovera e Noemi Brianza di sostenere la sanità italiana in piena emergenza Coronavirus. Avevano l'obiettivo di raccogliere 10mila euro da donare all'Ospedale di Circolo per l'acquisto di dispositivi di protezione per gli operati sanitari, e ora che lo hanno raggiunto - e superato - hanno deciso di continuare con il loro progetto e farlo crescere, perché l'emergenza non è ancora finita.
«Durante il periodo di lockdown abbiamo deciso di dedicare il nostro tempo per fare del bene - raccontano - Ognuno di noi, con dei differenti background universitari, ha unito le competenze acquisite durante gli studi per dare sfogo alla propria creatività e voglia di mettersi in gioco. Dalla nostra collaborazione nasce appunto OneMeterAway, progetto che ben presto è diventato un lavoro a tempo pieno, riuscendo a raggiungere tantissime persone in tutta Italia».
Le felpe e le t-shirt che invitano al distanziamento sociale create dai ragazzi sono andate a ruba e da oggi il loro sito è online con una nuova veste grafica e tanti nuovi prodotti, la cui vendita continuerà a finanziare gli ospedali italiani.
«Il fil rouge che abbiamo cercato di seguire anche per la nuova collezione è ovviamente quello di "mantenere il metro di distanza", questa volta da ipotetici animali feroci, che rappresentano metaforicamente la minaccia da cui tenere la distanza e cioè il Coronavirus».
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