Chiuse e mai più riaperte. Sbarrate dal primo giorno di emergenza e cioè dalla famosa ordinanza del 22 febbraio della Regione: palestre e centri benessere detengono un tristissimo primato, quello di chi ha iniziato la settima settimana consecutiva di chiusura. Eppure sembrano essere stati dimenticati. Anche quando si parla di possibili sostegni e aiuti, per non dire di quando sarà possibile riaprirli o di come si farà a mantenere distanze e sistemi di protezione per evitare il contagio: l'unica voce a levarsi in loro difesa è stata quella dell'associazione Aime. Forse una proposta e un'idea in arrivo dall'alto neppure ci sono.
Noi e tanti come noi, che considerano le palestre molto più che una banale sala attrezzi o l'insieme di corsi, corsa, piscine, forma fisica e relax, siamo andati davanti ai centri fitness della città, partendo da viale Borri per scendere verso viale Europa, risalire a Biumo e a Masnago, per dedicare un video con pochi secondi di "presenza" a ognuno di loro. Per dimostrare un sostegno ideale ai tanti istruttori e agli imprenditori che stanno pensando a tutte le soluzioni possibili per mantenere i posti di lavoro e garantire un futuro alle loro attività.
Davanti al silenzio di queste palestre abbiamo voluto portare un segno di vicinanza da parte dei clienti e dei cittadini con un cuore che considerano una palestra e un centro fitness un pezzo importante della loro vita, delle loro amicizia, del loro mondo.
Fermandoci soltanto pochi attimi davanti a Olympus, Sporting, Bellavista, Laguna Blu, Life, Robur, Skorpions, Fit Active, Centro Sport Varese, Kodokan, Centro Fitness Cus Insubria - ma idealmente anche a tutte le palestre dei comuni vicini, dal Club Azzurro al Gymnic Club, dal Colosseum e a tutte le altre - abbiamo voluto dire a tutti di non demordere. Di resistere. Di lottare. E anche se nessuno lo scrive, fa niente, noi siamo qui proprio per colmare questo silenzio, insieme a tutti voi. E per dire: in queste palestre c'è un pezzetto del nostro cuore e anche della nostra salute. Non provate a strapparceli.














