«Vandali, incivili, teppisti e antidemocratici: ecco chi sono coloro che hanno collocato lo striscione che di certo non rappresenta, e non rappresenterà mai, Varese». Questa la dura condanna del sindaco Davide Galimberti allo striscione comparso alla festa provinciale della Resistenza alla Schiranna firmato dalla Dora e su cui c'era scritto "Varese è fascista". La sezione dell'Anpi Viggiù-Saltrio-Clivio aveva denunciato anche il furto di alcune bandiere dell’Anpi e lo sfregio di quelle dell’Arcigay da parte della Comunità Dodici Raggi.
«Varese è antifascista - ha detto in serata Galimberti - come evidenziato anche dalla festa dell’Anpi in corso in città e dalle tante iniziative antifasciste che con costanza vengono promosse annualmente, dalla consegna del premio 25 Aprile agli studenti delle scuole primarie, alle commemorazioni delle stragi nazifasciste, alle solenni iniziative per il Giorno della Memoria e alla Giornata del Ricordo. A tutte queste iniziative partecipano, alla luce del sole, tantissime persone. E non in maniera clandestina o per collocare uno striscione nell'oscurità della notte come dei teppisti».
«Coloro che questa notte hanno commesso tale atto - prosegue Galimberti - non rappresentano certamente Varese che è una città democratica, antifascista e civile. Condanno fortemente quanto accaduto alla festa dell’Anpi ed esprimo tutta la mia solidarietà a coloro che si battono per i valori costituzionali. Mi auguro che le Forze dell’ordine individuino presto i responsabili e non tollerino più simili oltraggi».




