Poche righe che scavano e lasciano il segno: sono quelle che il papà di Erika Gibellini, scomparsa a 15 anni nel febbraio 2016 dopo una battaglia condotta con forza e con quel suo indimenticabile sorriso contro il cancro, ha scritto quest'oggi pensando a tutti quei "piccoli guerrieri" che, parole sue, «purtroppo non hanno visibilità come Nadia».
Papà Gibe, storico steward del Varese che per tutti è un simbolo di lotta e caparbietà, parte da Fuck the Cancer, l'appuntamento che dal 2016 raccoglie fondi a favore di questi piccoli guerrieri, per scrivere queste parole accanto alla foto da lui scelta per descrivere la battaglia di sua figlia e dei tanti guerrieri come lei.
«Il nostro intento di Fuck the Cancer è quello di dare visibilità ad un progetto che si occupa di "piccoli guerrieri" che purtroppo non hanno visibilità come Nadia...
Ogni guerriero e la propria famiglia vivono nell'anonimato la propria battaglia ogni giorno... Nadia è Erika, Nadia è Nichi, Nadia è mio zio.... Nadia è tua sorella, tua madre, tuo padre...
Vorrei che oggi sia domani, che il vostro dolore sia un aiuto nel futuro...
Non importa a che associazione darete il vostro tempo ma date date sempre...
C'è bisogno di tutti, di ogni faccina triste o cuoricino che ho visto da stamattina. C'è bisogno di tutto, sia un centesimo o un minuto speso bene....
I GUERRIERI VI ASPETTANO
Grazie a Loris Zeta Casteddu».




