Economia - 12 luglio 2019, 04:46

Cà Noghera: il casinò di Venezia rimane chiuso almeno fino al 15 gennaio

Il casinò di Venezia non ha bisogno di grandi presentazioni: tutti in Italia sanno che esiste e gli appassionati lo ritengono ormai un vero e proprio punto di riferimento

Cà Noghera: il casinò di Venezia rimane chiuso almeno fino al 15 gennaio

Il casinò di Venezia non ha bisogno di grandi presentazioni: tutti in Italia sanno che esiste e gli appassionati lo ritengono ormai un vero e proprio punto di riferimento. Parliamo di uno dei casinò più antichi e famosi del nostro Paese, che ha cercato in tutti i modi di sopravvivere alla crisi del 2020. Al momento dello scoppio della pandemia di Covid, il casinò Cà Noghera non era certo preparato, così come tutte le altre attività italiane. Il lockdown è stato un duro colpo, ma quello che davvero rischia di mettere in crisi tutto il sistema è il protrarsi delle misure restrittive.

    1. Il casinò di Venezia tra riaperture e chiusure

Nel corso del 2020 il casinò di Venezia (come del resto tutte le altre sale slot presenti in Italia) ha dovuto fare i conti con il susseguirsi dei DPCM. Dopo il primo lockdown infatti si è aperto uno spiraglio di luce per queste attività, al punto che ad agosto Cà Noghera ha riaperto, dimostrando tra l’altro di riuscire a gestire la situazione al meglio. Protocolli rigidi, sanificazione dei locali, controlli costanti sul distanziamento e contingentamento degli ingressi. Questa estate sembrava che il casinò di Venezia fosse davvero in grado di superare la crisi dei mesi precedenti in modo brillante.

Poi però è arrivata la seconda ondata, la curva dei contagi ha ricominciato a crescere ed è uscito il nuovo DPCM che ha imposto la chiusura di tutte le sale gioco, sale slot, casinò e simili. Un altro duro colpo dunque, che si sperava di poter superare nuovamente ma il via libera alla riapertura non è arrivato nemmeno con l’ultimo DPCM, quello del 3 dicembre.

Adesso dunque tutti i lavoratori dei casinò dovranno attendere come minimo fino al 15 gennaio 2021, perché prima di tale data è stata esclusa categoricamente la possibilità di una riapertura.

    1. Nel frattempo è boom dei casinò online

La chiusura forzata dell’attività, che ormai si sta protraendo da mesi, significa per il casinò di Venezia andare incontro a perdite davvero ingenti. C’è però un altro rischio per tutte le sale slot fisiche ed è quello di perdere numerosissimi utenti in questo periodo.

Gli appassionati infatti hanno trovato una valida alternativa che è quella di giocare ai casinò online: non a caso le varie piattaforme hanno conosciuto un vero e proprio boom nel corso del 2020. Sempre più persone si sono avvicinate al gioco online e ne hanno scoperto le potenzialità, oltre che la sicurezza. Certo, i rischi sono sempre in agguato e bisogna prestare attenzione, specialmente quando si sceglie il casinò online perché non tutti sono regolamentati ed affidabili.

Esistono però oggi molte soluzioni, che vanno incontro alle diverse esigenze della gente: dai casino deposito minimo 1 euro alle formule dei bonus senza deposito. Volendo quindi si può giocare online senza investire troppo, il che rende naturalmente ancora più allettante la cosa.

Per il casinò di Venezia, questo è un fenomeno pericoloso perché potrebbe significare la perdita di moltissimi clienti anche quando sarà possibile riaprire al pubblico.

Informazione pubblicitaria

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A NOVEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
SU