Economia - 11 luglio 2019, 07:00

Il Covid in Italia

Il Covid si è purtroppo guadagnato un posto speciale nella storia dell'umanità. Se può essere ancora prematuro usare la parola "storia", la situazione sta in apparenza mostrando segni di miglioramento, con il mondo che gradualmente sta tornando alla vita a cui eravamo abituati prima della pandemia.

Il Covid in Italia

Il COVID si è purtroppo guadagnato un posto speciale nella storia dell'umanità. Se può essere ancora prematuro usare la parola "storia", la situazione sta in apparenza mostrando segni di miglioramento, con il mondo che gradualmente sta tornando alla vita a cui eravamo abituati prima della pandemia. Lo scoppio di questo terribile virus senza precedenti ha costretto quasi tutti i Paesi alla chiusura. Persino le guerre mondiali non avevano bloccato la maggior parte dei settori industriali nella misura in cui lo ha fatto il COVID. La produzione di una serie di diversi vaccini è stata certamente il fattore motivante per un mondo proiettato verso il ritorno a un senso di normalità, ma va ricordato che anche il cambiare delle attitudini ha avuto un ruolo importante. Ma la situazione è andata troppo oltre?

C'è stato un momento in cui la maggior parte degli individui era sulla stessa lunghezza d'onda. L'Italia è stato uno dei primi Paesi a introdurre il lockdown, e lo ha fatto con un certo orgoglio nazionale. Tutti erano pronti a fare la propria parte. "Se questo è ciò dobbiamo fare per proteggere gli altri, allora che sia così": questa era la linea di pensiero comune manifestata dalla popolazione. Tuttavia, con il passare del tempo la situazione ha portato a un'estensione dell'isolamento. Mascherine. Restrizioni. Alcune persone hanno così deciso che ne avevano abbastanza. Se da una parte la maggioranza della popolazione seguiva ancore le norme, dall'altra l'idea di non essere più soggetti a limitazioni ha iniziato a farsi strada nella mente degli italiani, e in tutto il mondo. Le proteste in Inghilterra di due mesi fa ne sono un esempio.

Ad oggi, in Italia la maggioranza delle restrizioni sono state eliminate e sembra che quelle persone siano alla fine riuscite a esaudire il proprio desiderio. Ma sono proprio individui di questo tipo a mettere a rischio l'intero pianeta. Nonostante in Italia i locali siano ancora chiusi, ci sono state centinaia di violazioni alle misure anti-COVID, spesso sotto forma di feste illegali e rave party. Questi avvenimenti sono in aperta contraddizione con le politiche del governo e una beffa nei confronti dei locali che hanno dovuto chiudere i battenti all'inizio della pandemia. Si tratta di luoghi in cui le persone si incontrano a distanza ravvicinata e dove, di conseguenza, la trasmissione del COVID è pressoché certa, soprattutto considerando che la presenza del virus è maggiore tra i giovani.

Il risultato di questo ignorare deliberatamente le norme è stato un aumento dei casi e dei ricoveri, con un tasso di positività che ha raggiunto il 5% in Italia. Tuttavia, è difficile incolpare chi ha preso parte a questi assembramenti ristretti. La maggioranza di questi individui ha passato un anno confinata tra le mura domestiche, e la restante parte non ha potuto fare ciò che voleva, come ritrovarsi nei locali o andare nei casinò. Coloro che preferiscono rimanere a casa posso sempre usare scommesse24.net, e durante il lockdown molti italiani hanno scelto alternative online per le proprie opzioni di intrattenimento.

Grazie al numero sempre maggiore di persone vaccinate, la situazione in Italia sembra ora in via di miglioramento. Il governo ha recentemente lanciato un programma per la vaccinazione dei giovani tra i 12 e i 18 anni, che dovrebbe contribuire a evitare la diffusione del virus. Il futuro degli italiani potrebbe presto tornare a essere simile a quello pre-pandemia.

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