Cronaca - 20 maggio 2024, 13:52

Viola il divieto di avvicinamento alla moglie, 54enne scoperto da un carabiniere fuori servizio e arrestato

È successo lo scorso 14 maggio a Luino. L'uomo era sotto casa della donna dalla quale avrebbe dovuto mantenersi ad almeno 200 metri per vicende di maltrattamenti.

Viola il divieto di avvicinamento alla moglie, 54enne scoperto da un carabiniere fuori servizio e arrestato

Nel pomeriggio del 14 maggio, un carabiniere della Compagnia di Luino, libero dal servizio, ha notato presso una via del centro storico della stessa città, la presenza di un 54enne di nazionalità rumena, di cui ricordava fortunatamente le pregresse vicende di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali ai conviventi, fatti che avevano portato, a seguito di querela presentata dalla ex moglie, all’emissione di un’ordinanza di allontanamento della casa famigliare e al contestuale divieto di avvicinamento alla parte offesa, emessa una decina di giorni prima dal gip del Tribunale di Varese quale misura cautelare.

Grazie alla tempestiva segnalazione del militare direttamente alla centrale operativa della Compagnia di Luino, è stato possibile far subito convergere un’auto in turno esterno della Stazione carabinieri di Luino che ha fermato l’uomo in quanto trovato nelle immediate vicinanze dell’abitazione della parte offesa.

Alcuni tentativi dell’uomo di avvicinarsi ai famigliari da cui doveva rimanere lontano erano stati segnalati anche nei giorni precedenti ma non vi era stata la possibilità concreta di coglierlo in flagranza, come poi è avvenuto nel contesto dell’intervento.

L’uomo, pur non avendo manifestato apparentemente atteggiamenti né violenti né minacciosi, essendo stato colto praticamente davanti all’abitazione della moglie, da cui doveva mantenere almeno una distanza di 200 metri, è stato così tratto in arresto obbligatorio in ragione delle disposizioni a tutela delle vittime di violenza di genere, il cosiddetto “codice rosso”.

L’arresto è stato convalidato nell’udienza tenutasi nella mattinata del 15 maggio e nei suoi confronti, contestualmente, il Tribunale diVarese ha emesso un’ordinanza di custodia in carcere per timore di reiterazione del reato. La posizione penale dell’indagato sarà naturalmente vagliata e decisa dall’autorità giudiziaria nel proseguo del processo penale.

Redazione

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