Cronaca - 11 maggio 2024, 11:51

Blitz nei boschi dello spaccio a Sesto Calende: i carabinieri sorprendono nel sonno due pusher e li arrestano

Operazione dei militari della Compagnia di Gallarate: due nordafricani in manette. Avevano allestito il loro rifugio in un punto impervio lontano dal punto in cui spacciavano

Blitz nei boschi dello spaccio a Sesto Calende: i carabinieri sorprendono nel sonno due pusher e li arrestano

I carabinieri della Stazione di Sesto Calende coadiuvati da quelli della Compagnia di Gallarate hanno arrestato due cittadini magrebini dediti a spacciare nei boschi della zona. Ancora una volta il continuo e costante monitoraggio del territorio attuato dai militari dell’Arma ha consentito di individuare e smantellare, in tempi brevissimi, un punto di spaccio nei boschi. 

Alle prime luci dell’alba di giovedì è scattata l’operazione che ha portato all’arresto dei due uomini che sono stati sorpresi nel sonno all’interno di una tenda da campeggio in cui si rifugiavano al termine delle giornate passate a spacciare. Il bivacco era stato allestito in un’impervia zona boschiva, distante dal quotidiano punto di spaccio, ricreando un habitat in cui si erano ricavati i minimi e necessari comfort per sopperire ai rigori delle notti passate all’addiaccio. 

Gli spacciatori però non avevano fatto i conti con la determinazione, la pazienza e l’acume investigativo degli uomini dell’Arma la cui professionalità ha pagato anche questa volta. 

Uno dei due arrestati era riuscito a sfuggire alla cattura durante l’operazione del 25 marzo scorso, coordinata dalla Procura della Repubblica di Tribunale di Busto Arsizio, nel corso della quale i carabinieri avevano dato esecuzione a 17 ordinanze di custodia cautelare in carcere, nelle province di Varese e Milano, permettendo di disarticolare un organizzato sodalizio criminale dedito allo spaccio nelle aree boschive, del quale faceva parte anche il soggetto arrestato nelle scorse ore.

L’attività investigativa aveva permesso di documentare, tra le altre cose, circa 11.200 cessioni di sostanze stupefacenti. Un numero impressionate che evidenzia la gravità del fenomeno e che, nonostante la segnalazione alle competenti Autorità di circa 160 assuntori e il ritiro di 99 patenti di guida, non ha scoraggiato gli acquirenti, che continuano ad andare nei boschi in cerca di “roba” da comprare, contribuendo al fiorente giro di affari degli spacciatori.

Per entrambi gli stranieri si sono inevitabilmente aperte le porte del carcere di Busto Arsizio, in attesa di essere interrogati dall’Autorità Giudiziaria. 

 

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