Varese - 30 aprile 2024, 17:31

Servizi educativi Comune di Varese. «Su mandato delle lavoratrici verrà chiesto un incontro urgente all’Amministrazione»

Rsu del Comune e sindacati intervengono sulla situazione dei servizi educativi e sull'incertezza che regna per alcune lavoratrici: «Incontro necessario per definire congiuntamente tempi, criteri e modalità di ricollocazione nell’ambito dei servizi comunali, riservandosi di intraprendere ulteriori iniziative sindacali in caso di inerzia o diniego di un serio confronto»

Servizi educativi Comune di Varese. «Su mandato delle lavoratrici verrà chiesto un incontro urgente all’Amministrazione»

Rsu del Comune e sindacati intervengono sulla situazione dei servizi educativi e sull'incertezza che regna per alcune lavoratrici: «Incontro necessario per definire congiuntamente tempi, criteri e modalità di ricollocazione nell’ambito dei servizi comunali, riservandosi di intraprendere ulteriori iniziative sindacali in caso di inerzia o diniego di un serio confronto».

«Periodicamente l’Assessore ai Servizi Educativi del Comune di Varese Rossella Dimaggio si lancia in dichiarazioni a mezzo stampa.

Nello scorso mese di febbraio in un’intervista sosteneva che la ricollocazione negli Asili Nido (e in parte nelle Scuole per l’Infanzia) delle educatrici del settore parascolastico decisa lo scorso anno ha evitato, a fronte dell’impossibilità di assumere nuovo personale, la privatizzazione dei Nidi Comunali.

Dobbiamo invece ricordare che questa scelta, secondo l’Assessore fatta a tutela del servizio pubblico, ha comportato questo risultato concreto:  ha fatto perdere il lavoro a 20 educatrici a tempo determinato che da anni lavoravano per il Comune nelle strutture educative;  ha privatizzato il servizio del doposcuola prima garantito dal personale comunale a moltissime famiglie varesine;  ha determinato il trasferimento di 24 educatrici che avrebbero voluto mantenere la professionalità acquisita attinente al titolo di studio conseguito e alla predisposizione personale. Inoltre l’Ass. Dimaggio:  ha affermato di un rapporto educatore bambino di 1 a 4 negli asili nido, cosicché i cittadini di Varese, gli educatori degli altri Comuni e le famiglie ora pensano che queste fortunate lavoratrici del Comune di Varese si occupano, ciascuna, di soli 4 bambini: ovviamente non è così perché il rapporto, come peraltro prescritto dalla normativa regionale, è di 1 educatrice e 8 bambini;  ha sostenuto che in organico ci sono 9 coordinatrici su 5 nidi (di cui uno momentaneamente chiuso) e 4 scuole dell’infanzia, quando ce ne sono solo 2 inquadrate secondo l’ordinamento professionale, mentre le altre 7 sono educatrici con incarico di “referenti di plesso”, tra l’altro senza alcun riconoscimento economico;  ha annunciato l’ampliamento dell’orario di servizio, sperimentale in alcuni plessi, con anticipo dell’entrata alle 7 del mattino dal prossimo anno scolastico ancor prima di aver informato preventivamente le educatrici, come invece parrebbe dall’articolo.

Anche nell’ultima intervista dell’11 marzo scorso relativa alla statalizzazione della Scuola per l’Infanzia Don Milani (la scuola, è ormai certo, con il prossimo anno scolastico 2024/2025 passerà allo Stato e le insegnanti comunali saranno ricollocate nell’ambito dei servizi 0/6 del Comune), l’Assessore Dimaggio ha rilasciato dichiarazioni inesatte: le insegnanti statali provenienti dalla ex scuola Lovera hanno frequentato la Scuola Don Milani già nel 2023 per favorire il passaggio dalla gestione comunale a quella statale e per favorire la conoscenza dei bambini: fatto invece non accaduto. Ha affermato poi che sono stati coinvolti in più incontri i genitori delle due scuole, in realtà risulta sia stato organizzato solo un open day, nulla di più. Ma l’aspetto che più lascia sbalorditi è, appunto, la facilità con cui si lanciano notizie alla stampa senza mai pensare di coinvolgere prima le insegnanti comunali, le quali, quindi, apprendono dalla stampa scelte che hanno un impatto non solo sulla loro attività professionale ma anche sulla loro vita personale e familiare.

Tra l’altro con l’inconveniente di dover poi dar conto ai genitori che chiedono chiarimenti su notizie di cui non sono a conoscenza.

Nell’intervista l’Assessore ha preannunciato inoltre che, a differenza di quanto avviene nelle altre scuole statali, verrà garantito il mantenimento di un servizio di pre e dopo scuola, senza specificare se sarà a carico dello Stato o dovrà essere svolto dalle insegnanti comunali. In un incontro recente l’Assessore non ha saputo dare alle insegnanti spiegazioni sui punti controversi dell'intervista, limitandosi a sostenere che le inesattezze contenute negli articoli sono frutto di una libera e non corretta interpretazione da parte dei giornalisti.

Riguardo alla loro ricollocazione nessun dettaglio sui tempi e sulle modalità di attuazione. Permangono quindi preoccupazioni sul futuro di queste lavoratrici. Per discuterne si è riunita il 10 aprile scorso l’Assemblea delle insegnanti in servizio nella Scuola dell’Infanzia comunale Don Milani.

Al di là delle motivazioni riportate dall’Assessore Dimaggio a sostegno della scelta effettuata dall’ente, resta il dispiacere espresso - sia da parte delle insegnanti che operano nella scuola da tanti anni sia da parte delle ultime ricollocate alla Don Milani a seguito dell’appalto del doposcuola dei servizi parascolastici - per questo “distacco”, un distacco dai bambini, ma anche da una struttura che è parte della storia dei servizi educativi del Comune di Varese.

Nell’assemblea le lavoratrici della Scuola Don Milani, unitamente alle rappresentanze sindacali, hanno rimarcato la loro contrarietà alla scelta di cedere un altro pezzo di storia importante dei servizi educativi comunali caratterizzata da una lunga e ricca sperimentazione pedagogica, rappresentando anche che ben 8 insegnanti della Don Milani provenienti dal settore parascolastico si troveranno a dover ora affrontare, solo dopo un anno, un nuovo trasferimento.

Su mandato delle lavoratrici, verrà chiesto un incontro urgente all’Amministrazione per definire congiuntamente tempi, criteri e modalità di ricollocazione nell’ambito dei servizi comunali, riservandosi di intraprendere ulteriori iniziative sindacali in caso di inerzia o diniego di un serio confronto».

RSU del Comune di Varese, FP CGIL, CISL FP, UIL FPL,  ALCOBAS

Redazione

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