Ha scelto la storica sede della Lega di piazza del Podestà a Varese, Isabella Tovaglieri, per il lancio ufficiale della corsa alla ricandidatura alle elezioni europee.
Un luogo dal forte valore simbolico ma non abbastanza grande per contenere i militanti e gli amministratori del territorio accorsi per sostenerla.
Al suo fianco anche il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti e, tra gli altri, il governatore lombardo Attilio Fontana, il coordinatore della Lega Lombarda Fabrizio Cecchetti, il capogruppo al Senato Massimiliano Romeo, il deputato Stefano Candiani, il consigliere regionale Emanuele Monti, il segretario provinciale Andrea Cassani e quello di Varese Marco Bordonaro. Dalla sua Busto Arsizio, l'ex ministro Francesco Speroni, il segretario cittadino Alessandro Albani e la vicesindaco Manuela Maffioli.
Giorgetti: «Isabella figlia di questa terra. Vannacci non è della Lega»
Giorgetti ha concesso poche parole: «Isabella è una candidata figlia di questa terra. Sente quello che pensa la gente e quindi porterà in Europa il sentimento popolare, il sano realismo e pragmatismo della gente di terra lombarda, che serve moltissimo a Bruxelles».
A chi gli diceva che Tovaglieri è del territorio mentre Roberto Vannacci no, il ministro ha replicato: «Domanda corretta che ha già una risposta». Prima di tirare dritto, ha aggiunto di non condividere le parole rilasciate dal generale alla Stampa. Vannacci, ormai ufficialmente candidato con la Lega, aveva tra l’altro proposto classi differenziate per gli alunni con disabilità. «Non è della Lega, diciamo così», ha risposto Giorgetti ai cronisti che gli chiedevano se fosse d’accordo con la sua candidatura.
Il derby con Reguzzoni: «Io coerente»
Per Tovaglieri, Vannacci «ha delle idee condivisibili, mentre altre mi vedono più distante. Gli elettori hanno possibilità di scelta, saranno loro a giudicare».
Se il generale – candidato in tutte le circoscrizioni – potrebbe essere uno sfidante “interno” verso il ritorno a Bruxelles, quello con Marco Reguzzoni, ex enfant prodige del Carroccio ora in lista da indipendente con Forza Italia, sarà un derby bustocco. «Per ognuno parla la propria storia – ha detto Tovaglieri –. Per me parlano i risultati di lavoro di cinque anni. Sono orgogliosa di ricandidarmi all’interno della Lega perché io posso rivendicare la coerenza, che in politica è fondamentale. Dopo cinque anni posso tornare dagli elettori per chiedere nuovamente il voto con la consapevolezza di aver tenuto la barra dritta e aver rispettato il mandato mi è stato dato. Abbiamo combattuto politiche ingiuste e ingiustificata da parte della maggioranza Ursula. Sono felice che la Lega cinque anni fa non abbia votato Ursula von der Leyen e abbia già dichiarato che non lo farà. È l’unico partito del centrodestra ad averlo dichiarato senza ambiguità. Altri, come Forza Italia, hanno invece detto che la sosterranno».
«La direttiva Case green colpirà anche noi»
Il segretario provinciale della Lega di Varese Cassani ha introdotto Tovaglieri come «una giovane donna che ha fatto tanto per il territorio, per la nostra provincia, ma non solo. La presenza di tanti amministratori testimonia il suo grande lavoro».
A loro si è rivolta la candidata: «Un onore aver lavorato al vostro fianco. Cinque anni fa – ha ricordato – abbiamo ottenuto un risultato che non sembrava alla portata. Se ho raggiunto Bruxelles lo devo solo a chi c'è in questa sala e si è dato da fare facendo sì che oltre 32mila persone scrivessero il mio nome accanto al simbolo della Lega. Spero di averne ricompensato la fiducia e di aver fatto gli interessi questa magnifica comunità».
Ora l’obiettivo è «confermare l’elezione a Bruxelles per fare in modo che un territorio strategico come la provincia di Varese continui a essere rappresentato e ad avere la sua voce in Europa».
E contrastare «direttive folli come case green o lo stop ai motori endotermici entro il 2035. Queste follie non arrivano dallo spazio, ma da uno strumento preciso, il Green Deal che è stato promosso e votato dalla maggioranza Ursula».
Tovaglieri ha parlato di «gretinismo estremo». E la direttiva relativa alle case è per lei «l’emblema di un’Europa che non ha considerazione per la specificità dei territori.
Una norma che, ha detto, «colpirà anche la provincia di Varese, con oltre 159mila abitazioni da ristrutturare con un costo medio per famiglia di 47.500 euro».
«In questi anni si è visto che chi è coerente e tiene la barra dritta è la Lega», ha concluso Cassani, mentre il governatore Fontana ha invitato a votare Tovaglieri perché «risponde sempre al territorio».
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