Gallarate - 24 aprile 2024, 13:26

Anniversario della Liberazione, 25 Aprile da “separati in casa” a Gallarate

Dopo le contestazioni dello scorso anno, il programma ufficiale dell’Amministrazione comunale prevede cerimonia e celebrazione della messa al Cimitero di viale Milano, non il tradizionale corteo per le vie della città. Che ci sarà comunque, organizzato da Anpi. Le prese di posizione di Associazione Mazziniana e Acli

La deposizione di corone d'alloro al monumento di largo Camussi, il 25 aprile 2023 (il corteo, però, si concluse in piazza Risorgimento)

La deposizione di corone d'alloro al monumento di largo Camussi, il 25 aprile 2023 (il corteo, però, si concluse in piazza Risorgimento)

Programma del 25 Aprile a Gallarate, riportato dal sito del Comune: ore 9,15 ritrovo al Cimitero di viale Milano;  ore 9,30 celebrazione della messa al Sacrario dei Caduti, con accompagnamento del coro della Corale Arnatese e successiva deposizione di corone d’alloro al Sacrario dei Caduti e alla Tomba del Partigiano; alle 10:15, interventi dell’oratore, Giuseppe Armocida (presidente della Società Storica Varesina) e del sindaco, a seguire deposizione di corone d’alloro al Monumento alla Resistenza e al Monumento ai Caduti (a carico dell’Amministrazione comunale). Stop. Niente corteo attraverso le vie della città, come da tradizione.

La novità arriva a un anno dagli attriti del 2023 (VEDI QUI). Polemiche scaturite dalla scelta di concludere la sfilata in piazza Risorgimento anziché in largo Camussi, come avrebbe voluto Anpi (l'associazione organizzò un secondo "epilogo" nel punto desiderato, davanti alla scultura di Pomodoro dedicata alla Resistenza), dal discorso del sindaco, Andrea Cassani, che parlò diffusamente di strumentalizzazione politica della ricorrenza, e da un mix fatto di striscioni e contestazioni provenienti dai partecipanti all'evento.

Ora Anpi, sul suo sito, riporta il programma dell’Amministrazione comunale. Ma aggiunge anche: «Non è prevista la lettura di brani resistenziali da parte di studenti, come sempre è avvenuto, in una consolidata ultradecennale tradizione. E non è previsto neppure l’altrettanto tradizionale Corteo che attraversava la Città in omaggio al sentimento di FESTA che la giornata del 25 Aprile ispira ed esprime. L’ASSOCIAZIONE NAZIONALE PARTIGIANI D’ITALIA (SEZ. DI GALLARATE) parteciperà alle Celebrazioni Ufficiali, promuovendo però autonomamente lo stesso identico Corteo, a fine delle prolusioni, che partirà dal Cimitero alle ore 10.45 c.a., snodandosi attraverso il percorso ampiamente sperimentato e frequentato nel corso degli anni».

Una situazione senza precedenti, rispetto alla quale si sono espresse Associazione Mazziniana e Acli. Di seguito, la loro posizione.

I Mazziniani Gallaratesi apprendono con stupore e disapprovazione che nel 79° anniversario della Festa della Liberazione, il 25 Aprile prossimo venturo, l’Amministrazione Comunale voglia abolire, come momento ufficiale della celebrazione, il tradizionale corteo dal cimitero a Piazza Risorgimento, per l’omaggio al monumento ai caduti. Ricordano come questa ulteriore “mutilazione” della Festa faccia seguito all’inopportuno spostamento, già nelle precedenti celebrazioni, della prolusione dell’oratore ufficiale e delle medesime autorità, nella piazzetta antistante al cimitero anziché in Largo Camussi, significativamente davanti al monumento della Resistenza.

Segnalano che un corteo, non ufficiale ma autorizzato, verrà organizzato da ANPI, ed invitano i rappresentanti dei partiti antifascisti e la cittadinanza tutta a partecipare. Ribadiscono come la Resistenza sia stato un fenomeno assolutamente trasversale alle forze politiche che coinvolse, nella nostra città come in tutto il Paese, monarchici e repubblicani, con socialisti e democratici cristiani accanto a comunisti, liberali ed esponenti del Partito d’Azione.

Auspicano che a distanza di 79 anni i valori democratici di libertà e di giustizia che ispirarono la Resistenza al Nazi-Fascismo possano finalmente e definitivamente essere un valore universale. Affermano che nessuno, a maggior ragione se occupa cariche pubbliche, dovrebbe ignorare o tentare di ridimensionare la portata della vittoria di tali principi su regimi antidemocratici, liberticidi e sanguinari. Sottolineano come la Costituzione fondata su valori antitetici al fascismo sia la pietra angolare sulla quale si poggia la nostra civile convivenza.


Associazione Mazziniana Italiana Sezione di Gallarate

Il Presidente Michele Rusca

 

Il 25 aprile 1945 è una data cruciale, segna la fine di un periodo buio. Celebrarlo è anche un'occasione per commemorare i tanti italiani che hanno combattuto e si sono sacrificati permettendo all'Italia di diventare una Repubblica democratica. È un giorno quindi per riaffermare i valori fondamentali come la libertà di espressione, la libertà di associazione e il diritto al voto (e di essere eletti).

Perciò è necessario che la Festa della Liberazione sia un momento di unità, in cui tutti si possano riunire per ricordare il passato e guardare al futuro con speranza, rinnovando il reciproco impegno per difendere la democrazia e per lottare contro ogni forma di intolleranza e discriminazione verso una società più giusta e solidale.   Oltre alle celebrazioni ufficiali, il 25 aprile è vissuto praticamente ovunque con manifestazioni popolari, cortei, e iniziative dedicate alla memoria e alla sensibilizzazione.

Perché è una festa di popolo. Non prevedere più un corteo nel programma delle celebrazioni ufficiali significa disconoscerla o sminuirla, e soprattutto se si è parte delle istituzioni democratiche ciò equivale a rivelare una scarsa considerazione e conoscenza di quello che sta alla base della nostra convivenza sociale e politica.  Un grazie quindi alla sezione ANPI di Gallarate. Noi ci saremo.

Acli – Circolo “A. Grandi” - Gallarate

S.T.

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