Attualità - 24 aprile 2024, 16:55

In provincia di Varese, incidenti sul lavoro cresciuti del 2%. La Prefettura studia le "best practices" per la prevenzione

Si è tenuto nei giorni scorsi il convegno “La Sicurezza sul Lavoro in provincia di Varese: Infortuni e Best Practice”

In provincia di Varese, incidenti sul lavoro cresciuti del 2%. La Prefettura studia le "best practices" per la prevenzione

La Prefettura di Varese al lavoro contro la piaga delle morti sul lavoro. Nei giorni scorsi si è tenuto presso la sede della Camera di Commercio di Varese il Convegno dal titolo “La Sicurezza sul Lavoro in provincia di Varese: Infortuni e Best Practice”. 

L’iniziativa - occasione per fare il punto sulla situazione attuale e per condividere significative best practices del territorio - è stata promossa da questa Prefettura con la Camera di commercio e altri Uffici ed Enti pubblici,  le Associazioni dei datori di lavoro e le Organizzazioni sindacali, nell’ambito della “Rete Provinciale Sicurezza sul Lavoro Varese”.

Nel corso del convegno sono stati illustrati, a cura della Camera di Commercio e dell’Inail, i dati degli infortuni nel  quadriennio 2018-2022. In premessa tutti i presenti hanno sottolineato come, anche se si parla tanto di transizione digitale e di intelligenza artificiale, non si debba assolutamente dimenticare la dimensione umana e come l’obiettivo da raggiungere debba essere l’abbattimento del numero degli infortuni, fino ad azzerare soprattutto quelli mortali. 

Il periodo di osservazione prescelto, sebbene risulti ancora influenzato dal fenomeno del Covid19, permette di riparametrare gli eventi attraverso il confronto dei singoli anni 2018 e 2022 poco condizionati dai numeri della pandemia.

La tendenza degli infortuni denunciati in provincia di Varese segue in modo abbastanza fedele l’andamento delle denunce in Lombardia, tranne l’anno 2020, condizionato dal forte impatto della pandemia sul questo territorio. Nell’ultimo anno gli infortuni sul lavoro denunciati in questa provincia sostanzialmente eguagliano i valori pre-emergenza (+2,2%), mentre in Lombardia si evidenzia una crescita delle denunce rispetto al 2019 (+10%); incremento che si rileva anche nei dati nazionali (+9,2%), da 644.550 denunce nel 2019 a 703.569 nel 2022. 

Nel 2022 gli infortuni definiti positivamente nella gestione Industria e Servizi ammontano a 5.824; prevalentemente colpito risulta il genere maschile con 3.877 infortuni (64,4%) mentre gli infortuni femminili sono stati 2.074 (36,6%). 

Confrontando l’incidenza percentuale per genere con i dati 2018, si nota un incremento della quota di donne tra gli infortunati (35,6% vs 31%) ciò può essere legato ad un progressivo ampliamento della platea delle donne che lavorano ma anche, nella parte relativa ai settori, è dovuto ad un maggiore peso degli infortuni avvenuti nel settore della Sanità, dove lavorano molte donne, nel 2022: 20,4%, nel 2018: 11,4%. 

Nell’anno 2022 si evince che le classi di età più colpite dagli infortuni sono quelle centrali dell’età lavorativa, ovvero tra i 30 e i 44 anni (30%) e dai 45 ai 59 anni (42,5%). Tali fasce d’età sono quelle maggiormente presenti nella forza lavoro occupata in questa provincia. 

La nazionalità degli infortunati è prioritariamente italiana (79,7%), a seguire quella extra-europea (17,6%) ed infine quella di nazionalità europea (2,7%).

Al centro della mattinata, oltre ai dati, sono state presentate anche le “best practices”, ovvero le buone pratiche che alcune aziende del territorio stanno sperimentando per cercare di prevenire gli infortuni sul lavoro.

Tra le testimonianze, quella di Alessandro Cattaneo, health safety and environment manager della divisione Elicotteri di Leonardo, che ha parlato degli Hse Alert, un sistema che permette di condividere le  comunicazioni tra tutti gli stabilimenti della divisione nonché di analizzare eventi come: incidenti, quasi incidenti, infortuni, medicazioni, azioni o situazioni pericolose. Le azioni correttive adottate a seguito di ciascun evento possono essere riproposte per simili situazioni in altri siti con l’obiettivo di prevenire futuri eventi indesiderati. 

Altra best practice è stata presentata dalla Bticino, azienda metalmeccanica italiana fondata nel 1936 a Varese appartenente al gruppo francese Legrand. All’interno dell’azienda  sono stati installati dei totem che trasmettono ai lavoratori delle informazioni sulla sicurezza. Attraverso gli stessi, i dipendenti possono effettuare  le segnalazioni su situazioni potenzialmente pericolose.  

La BetonCablo di Busto Arsizio, pur non essendo un’impresa edile, ha deciso di introdurre la “patente a punti” per i preposti alla sicurezza in azienda. In sostanza si parte da un budget iniziale di punti che può essere decurtato, a seconda di mancate conformità riscontrate. Potenzialmente le irregolarità riscontrate potrebbero fare anche perdere  degli euro previsti per queste figure in busta paga.  

A queste prassi, il responsabile dell’area sicurezza sul lavoro di Confindustria di Varese ha annunciato che continuerà l’esperienza dei “break formativi”. L’idea, in controtendenza rispetto ai corsi “fiume” sulla sicurezza,  prevede la creazione di gruppi ristretti che si riuniscono per quindici minuti in reparto per affrontare un unico tema per volta. Il sistema dovrebbe permettere di aumentare l’efficacia nel messaggio da veicolare. 

C.S.

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