L’Inter conquista la seconda stella con un’altra prima volta: «Siamo la squadra delle cose particolari»

«È stato bellissimo, io i derby e la Juve soffro tantissimo a vederli e non lo faccio quasi mai», ma Betty Borroni ieri sera era al Poppinjay, sede dell’Inter Club di Busto Arsizio, di cui è presidente, a guardarlo. 

Ma si sa, la scaramanzia non si abbandona mai e insieme a lei ha portato «la bandiera della mamma Letizia» che, come sempre, ha funzionato e l'Inter ha conquistato con cinque giornate d'anticipo la seconda stella. 

«Appena l’ho presa in mano e l’ho stretta è arrivato il gol di Acerbi - racconta Betty - nelle partite cruciali ce l’ho sempre con me».

E dopo il raddoppio firmato da Marcus Thuram che ha tranquillizzato gli animi nerazzurri, ci ha pensato Tomori all’80’ a far tornare alta l’ansia fino al triplice fischio dell’arbitro: dopo 97 minuti, l’Inter è campione d’Italia.

«Vincerlo in casa loro è ancora più bello - confessa Betty - vedere questa Inter giocare così fa impazzire».

L’Inter però ha una storicità con le prime volte: «Prima il triplete, adesso la vittoria dello scudetto al derby e anche la prima volta che il Milan ne perde 6 di fila; è bello veramente, noi siamo la squadra delle cose particolari».

«Questo è un gruppo incredibile, tanto di capello a Inzaghi perché sono unitissimi. Vedere anche chi è andato via come Perisic, Onana e Hakimi che vengono allo stadio fa capire che chi viene all’Inter rimane interista per sempre. Dispiace solo per gli ottavi di Champions».

In un’occasione così unica, come vincere lo scudetto in un derby e ottenere la seconda stella prima dell’avversario che si affronta, non possono mancare gli sfottò, quindi Betty ha voluto mandare dei «saluti stellari al nostro sindaco».