Questa sera si riunisce il Consiglio comunale di Varese e, tra i vari punti che verranno discussi, si trova il Piano Economico Finanziario (PEF) che stabilisce le tariffe per l’anno 2024 della Tassa sui rifiuti.
Il capogruppo del Polo della Libertà, Luca Boldetti, denuncia gli aumenti che anche quest’anno colpiranno i contribuenti varesini: “Siamo al terzo anno di fila di aumento della Tari a carico dei cittadini, dei commercianti, dei professionisti e delle aziende di Varese. Un vero salasso! Si pensi che, rispetto al 2021, l’aumento è del 15%! Dal 2022, ossia da quando c’è stato il cambio del gestore del servizio, ci sono stati aumenti ogni anno”.
Il consigliere di minoranza snocciola alcuni dati, reperiti sia dai Rendiconti di Gestione delle varie annualità, che dal PEF previsionale del 2024.
Nel 2021, ultimo anno di gestione di Acsm-Agam, il costo per il servizio di raccolta dei rifiuti e di igiene urbana era pari a 13.254.004, nel 2022, primo anno di Sangalli, era pari a 13.397.440, mentre nel 2023 sono stati spesi 14.405.029: “Un milione in più di costi dal 2022 al 2023, alcuni dei quali evitabili, come ad esempio fare con più frequenza i ritiri di alcune tipologie di rifiuti, come la carta e il vetro. Credo non fosse necessario, perché carta e vetro si possono tenere tranquillamente due settimane in contenitori di dimensioni adeguate, come lo erano prima. Così, invece, si aumentano inevitabilmente i costi e anche l’inquinamento prodotto dai mezzi di raccolta porta a porta dei rifiuti. Da un’amministrazione così attenta alle tematiche ambientali, credevo che questo elemento sarebbe stato tenuto in considerazione. Certamente – prosegue Boldetti – l’inflazione incide su una parte di questi incrementi, ma non in questa misura e, soprattutto, si sarebbero dovute fare scelte di maggior contenimento delle spese e, nel rispetto della normativa, di copertura parziale da parte del Comune dei costi per il servizio di raccolta rifiuti e igiene urbana”.
Per quanto riguarda le tariffe della TARI nel 2024, le entrate previste dal PEF sono pari a circa 16,4 milioni di euro, in aumento rispetto al consuntivo del 2023 del 7,5%. Boldetti commenta così: “Penso che il numero di utenze domestiche e non domestiche sia rimasto costante, quindi questo aumento colpirà i cittadini e le imprese di Varese. Nello scorso Consiglio comunale si è parlato di nuove tasse che il Governo ha imposto ai vecchi frontalieri, con un grande dibattito. Ora, su una materia di nostra competenza e che riguarda tutti i varesini, mi auguro ci sia la medesima ampia discussione e attenzione”.
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