Busto Arsizio - 23 aprile 2024, 13:15

Tanti mondi in uno: Stefano Bressani dona una “testa d’artista” alla Pediatria di Busto

L’opera, un’esplosione di colori, sarà collocata, anche grazie al supporto del Club Rotary Ticino, nei pressi della sala giochi. L’autore: «La testa si presta a essere semplicemente osservata. Ma può anche ispirare la riflessione e la fantasia». Simonetta Cherubini, direttore del Dipartimento Materno Infantile: «I bambini sapranno avvicinarsi con il loro approccio istintivo e genuino»

Da sinistra, Luigi Rondanini, Stefano Bressani, Simonetta Cherubini, Stefania Stigliano

Da sinistra, Luigi Rondanini, Stefano Bressani, Simonetta Cherubini, Stefania Stigliano

Cerca il tuo mondo” è il titolo di un progetto firmato da Stefano Bressani e, al contempo, un invito rivolto ai bambini ricoverati nelle Pediatrie. Perché è lì, nelle Pediatrie, che trovano collocazione le teste in tessuto realizzate dall’artista pavese, un’evidente passione per il colore e i materiali, un corposo curriculum di esposizioni alle spalle. Da oggi, anche gli spazi del reparto diretto dalla dottoressa Simonetta Cherubini (opere simili sono state recentemente donate al San Matteo di Pavia e al Fatebenefratelli) è impreziosito da una creazione di Bressani (foto in fondo). Merito della sensibilità dell’autore, determinato a rendere capillare la sua iniziativa, della pronta adesione manifestata dalla Struttura complessa di Busto e da Asst Valle Olona, e del sostegno garabtito dal Rotary Club Ticino, che ha coperto parte delle spese di donazione.

«Compongo le teste – ha spiegato stamane Bressani, accanto alla sua opera – con una tecnica a incastro di mia invenzione. I tessuti provengono da abiti usati o nuovi. Sono attento al tema dell'usa e getta, della fast fashion, ed è probabile che anche gli indumenti non ancora indossati abbiano vita breve. Assemblando questi materiali, tanti mondi confluiscono in uno, duraturo. Che si presta, colorato com’è, a essere semplicemente osservato. Ma che può anche ispirare la riflessione, la fantasia. I perimetri delle singole parti richiamano la rete. Ma anche la topografia di un territorio visto dall’alto, con i suoi filari, i campi… La testa, inoltre, non ha volto, né nome, e quindi i bambini possono di volta in volta relazionarsi ad essa in maniera differente, dando spazio alle loro sensazioni e alle emozioni, siano esse gioia, rabbia, desiderio di confidarsi».

«I bambini – si è agganciata la dottoressa Cherubini - sapranno avvicinarsi alla testa con l’approccio più istintivo e genuino, come nel gioco con un amico immaginario, che avrà ogni volta un nome differente. O non avere nomi. La testa potrebbe avere un ruolo nelle attività che i nostri pazienti svolgono con la nostra maestra. Bressani sa bene quanto sia importante il lavoro del medico, insieme all’altra metà della cura, ai momenti ludici e leggeri che possono alleviare le emozioni negative del ricovero».

Così il presidente del Rotary Ticino, Luigi Rondanini: «Il nostro scopo è migliorare la vita delle persone. Facendoci carico di basamento e teca necessari alla testa, abbiamo fornito un supporto sicuro a un’opera che permette di osservare, volendo di porsi domande e interagire. Un aiuto, ci auguriamo, nel percorso dei bambini». «Ricevere quest'opera ci rende orgogliosi – il commento di Stefania Stigliano, direttrice amministrativa (Asst ha ringraziato Stefano Bressani e Luigi Rondanini donando loro due targhe) – È un dono di bellezza, fatto direttamente ai bambini perché possano sprigionare la loro fantasia».

Stefano Tosi

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