Politica - 19 aprile 2024, 12:45

Coletto lascia azione e aderisce a Italia Viva: «Qui per portare avanti il progetto del Terzo polo»

Ufficializzato l’addio al partito con il quale si era candidato a sindaco di Varese e di cui era segretario nel capoluogo. «Calenda, con la sindrome del marchese del Grillo, non riesce a concretizzare le proprie idee», dice. Il benvenuto di Reina, Gadda e Licata

Coletto lascia azione e aderisce a Italia Viva: «Qui per portare avanti il progetto del Terzo polo»

Carlo Alberto Coletto lascia Azione, partito con il quale si era candidato a sindaco di Varese e di cui era segretario nel capoluogo, e aderisce a Italia Viva. «È questa la casa dove poter continuare il percorso di creazione di un polo riformista e liberale», spiega nella sede di via Albuzzi affiancato dal segretario provinciale Salvino Reina, dalla deputata Maria Chiara Gadda e dal consigliere regionale Giuseppe Licata.
Presenti anche gli assessori varesini Stefano Malerba e Nicoletta San Martino, oltre ai Maurizio Mazzucchelli e Rita Romano, rispettivamente presidente del coordinamento territoriale del gallaratese e del saronnese, e Carola Frattini responsabile giovani.

Coletto: «Calenda con la sindrome del marchese del Grillo»

«Oggi Italia Viva può meglio rappresentare l’area politica riformista che nel 2022 ha raccolto un consenso importante a livello nazionale ma anche locale. A Varese città ottenemmo due punti in più rispetto alla Lega», dice motivando la propria scelta Coletto, che in quella tornata delle politiche era candidato con il Terzo polo. Un progetto, quest’ultimo, naufragato prima di vedere compiutamente la luce. Una responsabilità che il noto commercialista varesino imputa a Carlo Calenda: «Le idee vanno messe a terra. Quella di Calenda sono buone ma la politica richiede accordi e compromessi che Calenda, con la sindrome del marchese del Grillo, non riesce a concretizzare. Italia Viva è la casa dove portare avanti istanze dei cittadini che oggi vagano senza un riferimento e che spero possano tornare a votare».



Gadda: «Avanti con la lista degli Stati Uniti d’Europa»

Coletto parla di una «scelta meditata». E il percorso che ha portato alla formazione di liste e alleanze per le europee è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. «Calenda ha messo una serie di veti in questa campagna elettorale. La politica non sta di casa in Azione – afferma con nettezza l’onorevole Gadda –. La scelta di Azione di non partecipare alla lista degli Stati Uniti d’Europa è la chiara dimostrazione dell’assenza di politica. Spero che questo chiarisca definitivamente le responsabilità sulla rottura del terzo polo».

«Noi andiamo avanti con Matteo Renzi, uno dei pochi veri leader rimasti in questo Paese, e con questo progetto», prosegue la deputata, senza svelare se sarà della partita in prima persona. Ma di certo, dice, «candideremo delle persone che se elette andranno in Europa, mentre in queste ore vedrete tanti che si candideranno per fare un sondaggio sul governo nazionale o sulla salute del centrosinistra. Ed è l’ultima cosa di cui abbiamo bisogno».

Il benvenuto di Reina e Licata

«Con l’adesione di Carlo Alberto acquisiamo una persona seria, di spessore e competenza, che conosce profondamente il nostro territorio», è il benvenuto del segretario provinciale Reina.
«Chi era seduto sulla riva del fiume ad aspettare il cadavere del terzo polo si rassegni, perché noi ci siamo e continueremo a esserci con il nostro progetto di un polo riformista e liberale, lontano da estremismi e sovranismi. Una proposta che anche per Coletto non può che continuare nel nostro partito».

«Carlo Alberto è un amico con cui abbiamo lavorato insieme nel territorio – aggiunge il consigliere lombardo Licata –. Darà un contributo alle tante battaglie che stiamo combattendo, anche in Regione. Ad esempio per la sanità, che non sta funzionando, o per i trasporti, fermi da vent’anni. Ma penso anche all’ambiente: questa è l’area più inquinata d’Europa, ma il governo regionale fa spallucce. Su questi temi il lavoro è sempre corale e il supporto di Carlo Alberto sarà importante, insieme a quello delle tante persone che non vediamo e continuano a fare politica col cuore».
Porte aperte, dice Licata, a chi è rimasto politicamente “orfano” dopo lo strappo tra Calenda e Renzi «per ricominciare il lavoro di costruzione del terzo polo». Da oggi anche con Carlo Alberto Coletto.

Riccardo Canetta


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