- 12 marzo 2024, 18:15

L'INTERVISTA. Aido, si aiuta a salvare una vita anche giocando o a teatro. E la generosità è contagiosa

Maria Iannone, appena rieletta presidente a Busto Arsizio, presenta le iniziative dell'associazione. Che emozione quello spettacolo che aiuterà anche le Cuffie

L'INTERVISTA. Aido, si aiuta a salvare una vita anche giocando o a teatro. E la generosità è contagiosa

Nella borsetta di Maria Iannone c'è qualcosa che si può trovare con assoluta certezza: qualche locandina delle iniziative dell'Aido di Busto. Aido che poche settimane fa ha affrontato l'assemblea elettiva, confermando la stessa Maria alla presidenza. (LEGGI QUI)

Lei mostra il manifestino del burraco di mercoledì 13 marzo o del teatro il 15: «Ovunque io vada, nessuno mi dice no». Chi può esporlo in un locale, pochi magari non possono perché sono dipendenti, ma prendono nota e assicurano che faranno girare, rivolgono domande. C'è interesse, anche perché la formula Aido è sempre questa: divulgare un argomento così serio come la donazione degli organi, facendo crescere una solida sensibilità, ma scegliendo anche momenti di leggerezza all'occasione.

Come il burraco, appunto. Ormai è un must, uno per stagione, tanto che è la gente ormai a chiamare e a chiedere novità: il prossimo si svolge domani, mercoledì 13 alle 20, in sala Pro Busto e si sfiorano le 100 persone iscritte. Qualche ritardatario è sempre ammesso. Si gioca insieme, per sostenere l'impegno di sensibilizzazione sulla donazione. Prima di iniziare, la presidente ricorda le finalità.

Neanche due giorni ed ecco un'altra iniziativa, come rammenta la puntualissima pagina Facebook dell'associazione. Venerdì 15 marzo alle 21, al Teatro San Giovanni Bosco in via Bergamo lo spettacolo “I Complessi! Ovvero… Il complesso di Filemone" di J. Bernard Luc. Si tratta di un evento organizzato dalla Compagnia Filodrammatica cittadina Paolo Ferrari, in collaborazione con Lions Club Busto Arsizio Europa Cisalpino. L’ingresso è a offerta libera e il ricavato sarà devoluto all'Aido Busto Arsizio ma non solo. Sulla locandina ad esempio anche le Cuffie Colorate. Un filo importante, pensando al legame che esisteva tra quest'ultima società che permette a persone con disabilità di praticare tanti e tanto sport e Franco Mazzucchelli, il marito di Maria, che era anche tra i fondatori di Aido.

Tutto è prezioso per diffondere il messaggio: si può salvare una vita, quando la nostra finisce. «È importante lasciare detto - sottolinea Maria Iannone - Anche il link su quello del Comune per le prenotazioni della carta d'identità sta funzionando». Si arriva all'Anagrafe preparati quando viene rivolta la domanda sul consenso alla donazione degli organi.

Oggi questa scelta significa salvare una vita o renderla migliore. E siccome gli organi vanno tenuti «in salute per noi e un domani per donarli», ecco che c'è ad esempio un'oncologa nutrizionista che aiuterà a prendersi cura di sé. Poi avanti con lo sport, altro alleato potente, e con le scuole: perché si vogliono sempre più giovani al proprio fianco per costruire il futuro.

Una generosità, quella dell'associazione che sta lavorando piena di entusiasmo, pronta a riversarsi anche su altre emergenze. Come un pranzo per i senzatetto a cui portare doni che scaldino il cuore: è avvenuto lo scorso anno e si ripeterà nel 2024. 

Ma. Lu.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MAGGIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

Google News Ricevi le nostre ultime notizie da Google News SEGUICI

Ti potrebbero interessare anche:

SU