Nuovo appuntamento con la rubrica dedicata alla storia, agli aneddoti, alle leggende e al patrimonio storico e culturale di Varese e del Varesotto in collaborazione con l'associazione La Varese Nascosta. Ogni sabato pubblichiamo un contributo per conoscere meglio il territorio che ci circonda.
Oggi la Varese Nascosta, grazie a Fausto Bonoldi, ci mostra com'era uno scorcio del centro città e come invece è diventato oggi.
Il secondo crimine architettonico in ordine di gravità dopo l’abbattimento del Teatro Sociale fu commesso, a nostro avviso, nei primi Anni Sessanta ai danni di Casa Romanò.
I “governanti del mattone” fecero orecchie da mercante alle proteste dei commercianti varesini che, solo pochi giorni prima, avevano ribadito la loro ferma opposizione al progetto, non già per sensibilità estetica bensì per il fondato timore della concorrenza della Standa. Casa Romanò completava in modo armonico verso la piazza la fila di antichi ed eleganti palazzi porticati che ancora oggi impreziosiscono il corso dedicato ad Aldo Moro.
Il palazzo, altrettanto pregevole, che fronteggiava l’edificio abbattuto per fare spazio alla grande distribuzione era stato demolito nel ventennio per consentire la costruzione del mastodonte della previdenza sociale.