Delusi dall'esito delle elezioni amministrative, nel non avere se non un consigliere comunale a Castellanza, Anna Maria Colombo. E zero assessori, perché Claudio Caldiroli «è lì a titolo personale, anche se ha fatto la tessera, per cui non lo riteniamo nostro rappresentante in giunta». Così il Pd, con il segretario Alberto Dell'Acqua accanto all'ex assessore Gianni Bettoni, Anna Maria Colombo (in consiglio comunale), Marina Cattaneo e Pippo Rocco, ha fatto il punto della situazione.
La lista del sindaco Mirella Cerini era la civica "Partecipiamo", niente simboli. Meno identità per il Pd, meno consensi dai - minori - votanti. E ora?
«Cinque anni sono troppo pochi - premette Dell'Acqua - Adesso vogliamo vedere i nostri progetti portati a termine nel programma, faremo la nostra parte». Non opposizione, ribadisce, ma collaborazione costruttiva. Vigile, anche.
E un percorso insieme con Alex Citati - si rimarca - è al centro dell'attenzione, anche in vista delle regionali. Ambiente in primissimo piano, a partire dalla "persecuzione" delle puzze. I miasmi che rendono la vita impossibile e su cui bisogna trovare soluzioni.
Insieme si vuole studiare una città che sappia riattirare i giovani. Anche la sicurezza è fondamentale, si è citato anche la recente tragedia del ragazzino morto nella vasca di depurazione. E il controllo di vicinato su cui ci si sta impegnando. Rocco: «La gente ha risposto molto bene». Colombo ha detto: «All'inizio c'è qualche difficoltà, ma poi...».
Ma sul rapporto con l'amministrazione, ancora? Bettoni precisa: «Ci siamo sentiti persone leali sempre, ci saremmo aspettati di vederci riconosciuto un ruolo. Ci terremmo che Mirella Cerini e il gruppo avessero un atteggiamento più rilassato. Io ho fatto un periodo piuttosto sofferto negli ultimi due anni, in consiglio comunale c'era sempre una tensione fortissima».
Colombo puntualizza: «Avremmo preferito il nostro simbolo sulla lista, ma non avevamo la pistola puntata».
L'ex consigliere Marina Cattaneo: «Sapevamo dall'inizio che era una lista civica. Su questo punto non c'è stata possibilità di discussione. E il rapporto umano è ottimo».
L'impegno continuerà, assicura Bettoni. Anche fuori dalla sede, ma andando in giro con gli altri portando dei temi interessanti. A livello nazionale anche, ci sono state raccolte fino a 300 firme nel cuore di agosto su temi come l'eutanasia, giovani in testa.
Guardando anche le altre esperienze in altre zone, non sembra però che i partiti abbiano "stancato" i cittadini? Che ci sia davvero una profonda necessità di ricostruzione? «Non dei partiti - dice Bettoni - ma degli atteggiamenti».
Cattaneo rimarca: «Colombo ci frequenta da cinque anni, Rocco da quattro... Il partito resta un luogo di incontro». Anche diversi giovani si sono avvicinati, ad esempio dall'università. E proprio gli studenti dovranno essere al centro dell'attenzione. Senza dimenticarsi di altre fasce della popolazione.
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