È una promessa più che sussurrata: i tigrotti sono decisi a combattere ancora di più oggi, domenica 9 maggio, nella gara dei playoff contro la Juventus U23 per tutti coloro che non possono essere presenti.
Sono i loro compagni, infortunati (LEGGI QUI). E sono i tifosi, rappresentati dalle cento sagome volute dalla Pro Patria che ha coinvolto i bustocchi così. In realtà, anche in altri modi, come la maglia dei playoff o il libro di fotografie: tutto è andato a ruba, a conferma del desiderio smisurato di poter essere lì, sugli spalti, a urlare forza Pro. Si è già ripetuto come quest'annata appaia proprio in balìa di un sortilegio: una squadra così bella, sincera, affiatata, capace di portarsi a ridosso di un sogno non abbia potuto avere il supporto del suo pubblico dal vivo.
Ma proprio per questo doppio vuoto, la motivazione dei tigrotti cresce.
«Dispiace per i ragazzi che mancano - ha detto ieri Riccardo Colombo - sarebbe stato bello giocare con tutta la rosa a disposizione. Ma non dev'essere un alibi». Anzi, la Pro Patria che scende in campo sente di dover dare il massimo anche per coloro che hanno contribuito ad arrivare fin qui e non possono oggi gustare l'emozione di questa prova, per via degli infortuni.
Poi appunto i tifosi. Quanti messaggi scorrono da parte del mondo biancoblù. La trepidazione di fronte a questa gara e il dispiacere di non poterci essere si guardano negli occhi.
Così il fattore campo, come ha fatto rilevare l'allenatore Ivan Javorcic, oggi non ci sarà. Eppure il pubblico di Busto Arsizio e della Valle Olona si farà sentire.
Comunque vada, si ritroverà in ogni gesto, azione, respiro dei ragazzi. Compreso l'abbraccio, quello finale che fa balenare qualcosa di perduto, o meglio di sospeso, così vicino.
Sì, i tigrotti ci hanno fatto una promessa: alle 17.30 porteranno tutti allo stadio Speroni, sulle loro maglie e sui loro cuori.