Oggi, dmenica 27 settembre, gli svizzeri sono chiamati alle urne per cinque referendum, ma quello denominato ‘’Per una immigrazione moderata’’ questo toccherà direttamente anche i nostri frontalieri.
Un comitato è contrario alla libera circolazione delle persone ed ha lanciato l’iniziativa per la limitazione. Sostiene che in Svizzera si stia assistendo a un’immigrazione di massa; questa porta a un aumento della disoccupazione e mette in pericolo il benessere, la libertà e la sicurezza dei cittadini svizzeri.
Va detto che la Svizzera e l’Unione Europea hanno firmato un pacchetto con sette accordi bilaterali, approvati dal popolo svizzero nel 2000. Garantiscono all’economia elvetica l’accesso al mercato europeo. Tra questi, quello sulla libera circolazione delle persone che garantisce - a determinate condizioni - ai cittadini svizzeri di vivere, lavorare, studiare nell’UE e viceversa ai cittadini dell’UE di circolare in Svizzera. La vittoria del ‘no’ metterebbe fine agli accordi poiché anche gli altri 6 accordi verrebbero annullati.
Gli altri referendum sono sulla modifica delle legge sulle caccia con particolare attenzione all’aumento di lupi, il pronunciamento sull’acquisto di nuovi aerei da combattimento, la modifica della legge sull’imposta federale diretta con i cittadini che si esprimeranno su un aumento delle deduzioni per i figli nell'ambito dell'imposta federale diretta e la modifica della legge sulla perdita di guadagno per chi presta servizio in caso di paternità.