Meteo e ambiente - 04 luglio 2020, 11:03

FOTO. Bombe d'acqua e grandinate sui pascoli ad alta quota. Frutta e verdura triturate nel Milanese

L'ultima ondata temporalesca ha colpito anche il Basso Varesotto: grandine sui campi di mais da Sesto Calende a Busto Arsizio. Pioggia di ghiaccio negli alpeggi della Valle Brembana, impossibile pascolare per le mucche sull'erba schiacciata

FOTO. Bombe d'acqua e grandinate sui pascoli ad alta quota. Frutta e verdura triturate nel Milanese

Le bombe d’acqua e le grandinate di ieri, registrate anche ad alta quota, hanno danneggiato pascoli, cereali, frutta e verdura. Nel Varesotto si registrano danni ai campi di mais tra Sesto Calende e Busto Arsizio.

In Valle Brembana, in provincia di Bergamo - spiega la Coldiretti Lombardia - una pioggia di ghiaccio ha colpito l’alpeggio Cancervo, situato a circa 1600 metri di altitudine, a cavallo tra Taleggio e San Giovanni Bianco. I chicchi di grandine hanno formato una spessa coltre che ha schiacciato l’erba: impossibile pascolare per le mucche che in questo periodo si trovano su questi prati per la stagione estiva.

Nel Milanese - prosegue la Coldiretti regionale - ad avere la peggio sono stati frutta e verdura, mais e frumento. In particolare, nella zona dell’Abbiatense la tempesta di ghiaccio in pochi minuti ha spazzato la campagna di Cisliano triturando le coltivazioni di pomodori, meloni, angurie e verdura di stagione. La grandine - aggiunge la Coldiretti - ha colpito anche i campi di cereali nei comuni di Cusago e Gaggiano, mentre intorno alla frazione Castelletto di Abbiategrasso le piante di mais in fioritura sono state spianate o devastate. Infine, bombe d’acqua hanno allagato le coltivazioni in altri comuni della parte occidentale dell’area metropolitana: in corso la conta dei danni.

La grandine ha lasciato il segno anche a nord del capoluogo su alcuni campi di mais del Basso Varesotto, da Sesto Calende a Busto Arsizio. L’incontro dell’aria calda della pianura con quella fredda della catena alpina - precisa la Coldiretti - aumenta la gravità dei fenomeni che si formano rapidi e si abbattono violenti sul territorio, a fasce di diversa intensità. Verifiche dei tecnici Coldiretti in corso anche nella zona di pianura dell’Oltrepo Pavese, in particolare tra Broni e Stradella. 

Questi episodi che colpiscono in modo improvviso e a macchia di leopardo le campagne - commenta la Coldiretti regionale - confermano i cambiamenti del clima che si avvertono anche in Italia, dove la primavera 2020 è stata la nona più bollente dal 1800 secondo Isac Cnr, che ha rilevato una temperatura superiore di 0,84 gradi la media. L’agricoltura - conclude la Coldiretti - è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici con sfasamenti stagionali ed eventi estremi che hanno causato una perdita in Italia di oltre 14 miliardi di euro nel corso del decennio.

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