Sociale - 06 settembre 2022, 15:12

Carcere, quei 10 euro per telefonare che molti non hanno. E altri non hanno chi chiamare

Emergenza suicidi: continua la campagna anche sui social portata avanti dal cappellano don David Maria Riboldi. I soldi per contattare casa offerti dai volontari

La lista delle tessere e don David

Dieci euro: una tessera telefonica per chiamare casa dal carcere. E spesso quei soldi non ce li hanno i detenuti: così li aiutano i volontari. C'è poi chi non ha nessuno da chiamare, altra faccia amara della medaglia.

Don David Maria Riboldi, cappellano della casa circondariale di Busto Arsizio, ha pubblicato una lista che fa male già al primo sguardo: i 10 euro consegnati al mese ai carcerati.

Il sacerdote sta portando avanti in questi mesi la campagna per sensibilizzare sull'importanza vitale che può avere una telefonata per i detenuti. Sentirsi meno soli e mantenere una relazione con i propri cari è un diritto sancito in altri Paesi. Intanto, l'emergenza suicidi in Italia scorre.

«Le telefonate le pagano i detenuti - spiega don David a proposito della lista mensile - Chi non ha niente… chiede 10 euro  al don o ai volontari. Noi diamo 10 euro al mese a chi non ha niente, così possono chiamare casa. O per chi non ha nessuno che gli dia corda, consolarsi con un po’ di tabacco». 

 Un piccolo dono che può diventare tanto, di cui si fanno carico sacerdote e mondo del volontariato. Mentre prosegue appunto la campagna sul diritto a telefonare, succede anche questo: «Perché parlare delle telefonate non basta… bisogna rimboccarsi le maniche e fare quel che già si può fare. Una telefonata ti può salvare la vita».

Ma. Lu.