È la prima gara che conta dopo Sanremo e l'impresa nei playoff, compiuta grazie a 300 tifosi arrivati da Varese: alcune di quelle persone sono rimaste ferme a quel giorno, illuse che valesse il ritorno in serie C, infrantosi invece quasi subito. Quando vedi la luna, è difficile tornare sulla terra, anzi più giù ed è necessario parare il contraccolpo, come lo è il settimo anno consecutivo da vivere nei dilettanti, in controtendenza con una storia che ultimamente ha inanellato fallimenti, fughe, improvvide cessioni del club e ferite sanguinose: il Varese lo ha fatto costruendo una squadra forte, che però dipende da alcune verifiche da valutare a partire dalla prima prova di oggi al Franco Ossola (ore 16) contro il Legnano, che è altrettanto forte, nella gara a eliminazione diretta del primo turno di coppa Italia.
La squadra di Porro ha un attaccante che finalmente segna (Ferrario), un centrocampista come Piccoli che vale Disabato, una difesa che era già da primi posti a cui si è aggiunto Boni e delle sfide da vincere come quella del portiere Priori, che deve dimostrare di essere decisivo con continuità come fece Trombini (e Moleri, che oggi lo sostituisce, deve dimostrare di essere all'altezza di Priori), e di Roberto Cappai, l'uomo che può fare la differenza in un senso o nell'altro. Se la punta sarda segnerà almeno 10-15 gol, i biancorossi saranno almeno da podio. Inutile aggiungere cosa potrebbe accadere se ne farà di più o se, purtroppo, ne farà meno.
Inutile attendersi il grande pubblico, come se la gente dovesse dimostrare chissà cosa: per lenire quei fallimenti e quelle ferite storiche, non bastano una salvezza e una vittoria playoff. E, in questo senso, non aiuta essere stati inseriti nel girone B: a nostro avviso, guardando la storia e chi vive questi colori come se fossero gli unici al mondo (non da oggi o da un paio d'anni, ma da quando si andava a scuola da ragazzini con la sciarpa biancorossa, mentre altri ne avevano di squadre diverse), il Varese ha bisogno di "nemici" e palcoscenici accesi per dare il meglio di sé, non di 17 campi con poco pubblico dove si sentiranno le urla dei giocatori avversari, il rumore della ferrovia o delle auto che passano o l'odore del lago di Garda più che quello della battaglia. Quella che daranno sicuramente i club e i giocatori bresciani e bergamaschi, senza avere nulla da perdere ma solo una cosa da guadagnare: lo scalpo del Varese. Vediamo di urlare più forte di loro, se ne siamo capaci.
Formazione: Porro non è una porta girevole e non cambia l'undici base e quindi riecco nel 3-5-2 (che a noi piace scrivere 3-4-1-2 perché "isolare" Disabato enfatizza la sua capacità di essere quell'"1" decisivo) Moleri in porta al posto dell'infortunato Priori (out anche Bigini e Malinverno), Mapelli, Monticone e Parpinel dietro, Foschiani e Truosolo sulle fasce, Gazo e Piraccini in mezzo insieme a Disabato, Ferrario con Pastore davanti.
Nelle altre gare di oggi la Varesina gioca a Mazzano, in provincia di Brescia, contro il Desenzano, squadra che lotterà per la vittoria finale nel girone B (clicca e leggi QUI), la Castellanzese ospita l'Arconatese, altra favorita, e la Caronnese se la vede in casa con la Castanese: tutte le gare iniziano alle 16, si va ai rigori in caso di parità. Al Franco Ossola arbitra Michele Pasculli di Como e i biglietti costano 16 euro (tribuna centrale), 12 (laterale) e 8 (distinti).
Ps: l'assessore allo Sport, Stefano Malerba, conferma la perizia per la verifica sulla stabilità del Franco Ossola decisa dal Comune (costo di oltre 50 mila euro). Visto che lo stadio del Littorio fu inaugurato nel 1935, ci sta: meglio di inciampare nei calcinacci o vedersi aprire una voragine sotto i piedi, o no? Da qui a parlare di chiusura dell'impianto, però, ce ne passa.
I numeri di maglia biancorossi
1 – PRIORI
3 – BATTISTELLA
5 – PARPINEL
6 – MARCALETTI
7 – CAPPAI
8 – MALINVERNO
9 – FERRARIO
10 – DISABATO
11 – PASTORE
12 – BULAUKIN
13 – MONTICONE
15 – CASARI
17 – PREMOLI
19 – BIGINI
22 – MOLERI
23 – MAPELLI
24 – FOSCHIANI
25 – PIRACCINI
28 – MASTAI
29 – TRUOSOLO
30 – PICCOLI
31 – GAZO
33 – BERTUZZI
36 – BONI
77 – GOFFI




