«È giusto tenere i conti pubblici in ordine, ma se a farlo è chi ha sempre promesso mari e monti in campagna elettorale per poi buttare via risorse preziose in scelte costose e velleitarie come i centri in Albania, risulta sproporzionato e poco credibile». Lo ha detto Maria Chiara Gadda vicepresidente del gruppo di Italia Viva, intervenendo all’incontro organizzato oggi a Varese da Aime.
«Quella in discussione è una manovra asfittica. Sulla crescita industriale avrà un impatto pari a zero. Industria 4.0, misura varata dal Governo Renzi, ha aiutato le imprese ad ammodernarsi e a essere competitive. La versione meloniana della stessa norma, Transizione 5.0, è invece un percorso a ostacoli per gli imprenditori, già costretti a fronteggiare i costi elevati dell’energia. Alle famiglie, colpite dalla perdita di potere d’acquisto, non va meglio. Tanto che viene chiedersi se al Mef abbiano valutato davvero gli impatti reali su classe media, giovani e pensionati. Italia Viva ha provato a rimediare a queste gravi lacune con proposte concrete e realizzabili, perché se le risorse sono scarse i soldi vanno spesi bene. Ci auguriamo che il governo dimostri un sussulto di responsabilità», conclude la parlamentare varesina.