La data è il 1976, anno in cui Eugenio Finardi aveva inciso una canzone di grande successo che si intitolava "La Radio", un verso della quale recitava così "c'è qualcosa di facile che io posso fare, è accendere la radio e mettermi ad ascoltare. Amo la radio perché arriva dalla gente, entra nelle case e ci parla direttamente e se una radio è libera, ma libera veramente, mi piace anche di più, perché libera la mente".
Proprio in quegli anni nascevano le prime radio libere in Italia e così avvenne anche a Laveno Mombello grazie all'intuizione lungimirante di un grande personaggio come Francesco Gargaglione detto Franco, titolare della storica pizzeria "La Lampara", ancora oggi molto frequentata, ma con la passione per le novità e la comunicazione.
A ricordare questa storica figura, che ci ha lasciati un anno fa (LEGGI QUI) è la moglie Silvana Papa: «Franco aveva un particolare intuito nel vedere per primo le innovazioni, così con l'avvento delle prime radio si ingegnò con un gruppo di amici lavenesi (purtroppo alcuni di loro non ci sono più), in questa sfida in un locale del ristorante. Investì anche parecchi per comprare strumenti elettronici e trasmettitori».
Signora Silvana cosa ricorda di quel periodo, fu subito un successo la radio libera di Laveno?
Direi di si, Franco trovò abili collaboratori che poi divennero amici di famiglia. Si formò un gruppo di persone di diversa età ma con voglia di fare e così si creavano e trasmettevano programmi di intrattenimento, di cultura e sportivi, oltre ai notiziari. Visto il successo, in radio iniziarono poi a passare personaggi sportivi e politici a farsi intervistare. A Radio Laveno sono passati cantanti come Enrico Musiani, Toto Cotugno e Walter Chiari, solo per citare alcuni nomi e poi personaggi legati al mondo dello sport come Gigi Riva, Silvano Contini, Domenico Parola, Beppe Saronni e il grande e fortissimo gregario di "lusso" di quel periodo Wladimiro Panizza. Questi sono solo alcuni nomi di spicco, ma potete ben immaginare quanti personaggi negli anni di radio sono venuti a fare una piacevole intervista.
E poi oltre alla radio cosa succede?
Franco due anni dopo inseguì il nuovo mondo televisivo delle tv private e così nacque quella che venne chiamata Televerbano che fu la prima in provincia di Varese. Anche in questo caso cercò in prima persona i collaboratori, investendo parecchi soldi in strumentazioni e materiali tecnologicamente avanzati per quel periodo. Ricordo che fu un'impresa non facile sia dal punto di vista dell'impegno personale che economico. Installò antenne per la trasmissione in diversi luoghi sia in Piemonte sul Mottarone che nella nostra provincia per rendere ben visibile a tutti la televisione locale. Nella nostra zona i ripetitori era al Sasso del Ferro e al San Clemente.
Fu un successo anche per la televisione?
Certamente, la tv tecnicamente arrivava dappertutto, aveva un buon segnale e anche in questo caso si studiò una buona programmazione. Nel palinsesto si trattavano temi di attualità, culturali, sportivi e anche i sempre seguitissimi notiziari. A pensarci adesso era qualcosa di miracoloso, in quanto sia per la radio che per la televisione riuscivamo a fare tutto nei nostri locali. Poi c'era un gruppo di lavoro davvero unico, come una famiglia. Quanto terminavano i vari programmi era consuetudine mangiare la classica pizza del "Franco".
In televisione sono passati personaggi famosi del tempo?
Antonella Clerici ha fatto il suo debutto proprio qui a Laveno, si era vista subito che aveva talento. Poi tanti gruppi musicali, Nanni Svampa, attori e comici del momento come Cochi e Renato, Massimo Boldi e personaggi di spicco di un'altra grande emittente di quel momento come Antenna 3 come Ettore Andenna, Roberto Negri e Renzo Villa ma anche sportivi come Massimo Contini e campioni del canottaggio che seguivamo nelle loro gare quando venivano sul nostro lago.
Franco in quel periodo ha contribuito anche allo sviluppo turistico del Lavenese?
Per rispondere a questa domanda la persona più adatta è l'attuale presidente della Pro Loco di Laveno Mombello Cerro Marino Marella, che è stato un amico fraterno di mio marito e anche un valido collaboratore.
Marino cosa possiamo dire in merito?
Franco ha collaborato a creare diverse iniziative significative, dalle barche illuminate, alla fiera campionaria, al famoso barcone galleggiante dove si è celebrato l' evento del Carnevale di Rio e per portare avanti eventi di questa portata ci voleva per forza la lungimiranza di Gargaglione. Proprio per quanto ha fatto per il territorio del Lavenese, gli è stata conferita la carica di presidente onorario della Pro Loco, ed è stato nominato in passato Cavaliere della Repubblica. E' difficile se non impossibile ricordare tutto quanto ha fatto Franco nella sua esistenza, però con grande orgoglio ancora oggi posso affermare con tanto amore e sentimento che mi ha sempre trattato come un figlio e mi ha aiutato nella mia crescita umana e professionale. Una persona davvero speciale che porterò sempre nel mio cuore. Laveno in quel periodo ebbe veramente un ventennio di successo grazie al suo grande intuito, alla voglia di fare e alla sua generosità che hanno portato sul nostro territorio uno spirito di grande novità nel momento storico che va da metà anni Settanta a metà anni Novanta.