Lettere - 29 aprile 2024, 18:46

Caso Commissione Lavori Pubblici, Bordonaro (Lega): «La carrozza della Cocchiere è diventata una zucca. La democrazia non è un cavillo»

Sul caso della decadenza della Presidente della Commissione Lavori Pubblici, Maria Paola Cocchiere riceviamo e pubblichiamo la lettera a firma del segretario cittadino Marco Bordonaro

Marco Bordonaro

Continua la querelle e il dibattito politico sul caso della decadenza della Presidente della Commissione Lavori Pubblici, Maria Paola Cocchiere (leggi QUI e QUI). Dopo la replica della maggioranza riceviamo e pubblichiamo le lettera al direttore arrivata in redazione oggi, lunedì 29 aprile, dal segreterio cittadino della Lega Marco Bordonaro.

Caro direttore,

questa lettera avrei voluto scriverla da semplice cittadino, che si stropiccia un po’ gli occhi a leggere certe dichiarazioni. La ormai ex presidente della commissione Lavori Pubblici Cocchiere è decaduta perché ha ignorato una richiesta della minoranza. Il regolamento del Comune di Varese lo stabilisce in maniera molto chiara: se ignori una legittima richiesta dei consiglieri di minoranza non sarai più presidente della tua commissione, perché non sei stato capace di garantire tutti i componenti e, soprattutto, i cittadini che essi rappresentano. 

È un inadempimento grave, tanto che si perde la qualifica di presidente, non una “virgola” o un “cavillo”.  Non importa che tu lo abbia fatto per sbaglio, anche se questo non è un caso isolato: purtroppo già altre volte è successo e – nonostante i regolamenti – temiamo che umiliare le minoranze e quindi i molti cittadini che sono rappresentati dai consiglieri di minoranza stia diventando una brutta abitudine della maggioranza di sinistra della nostra Varese.

Siamo freschi di celebrazioni del 25 Aprile, con al centro il ricordo della figura di Giacomo Matteotti che, proprio dalle file dell’opposizione, lanciava i suoi attacchi contro il regime, fino alle tragiche conseguenze che tutti ben conosciamo. Cosa evita la dittatura della maggioranza? Che le opposizioni abbiano la possibilità di dire la loro e, soprattutto, vigilare sull’amministrazione. Se l’amministrazione potesse evitare le domande scomode delle minoranze, allora ogni aula diventerebbe immediatamente un “bivacco di manipoli”, ma certe lezioni vorrei, più che darle, sentirmele dare coi fatti dai cosiddetti democratici, altrimenti ogni celebrazione diventa una stanca recita di una ricorrenza.

La toppa è peggio del buco, ora che vogliono rinominare con urgenza la stessa ex presidente - con cui, sottolineo, non abbiamo nulla di personale – come se avesse fatto una marachella da perdonare velocemente ma anche dare una prova di forza. È ovvio, però, che un presidente rinominato in questi termini è assai delegittimato e traballante. Per sdrammatizzare, possiamo solo dire: la carrozza della Cocchiere è ormai irreversibilmente diventata una zucca. Forse è meglio voltare pagina, con più serietà, evitando forzature arroganti della maggioranza. Per le minoranze, altrimenti, non rimane che l’Aventino, e a perderci sarà solo Varese e, soprattutto, la Democrazia.

Marco Bordonaro

Segretario Lega Varese