Busto Arsizio - 11 settembre 2022, 08:01

VIDEO. Gli ucraini e Busto, il grazie che unisce a tavola. Monsignor Raimondi: «Chi fa il bene lo riceve»

Una serata semplice e intensa a San Giuseppe, con volontari, Comune, referenti della sanità e forze dell'ordine. Il pensiero dell'anno scolastico, il sogno della pace

Una famiglia non vede l'ora di trovarsi a tavola per condividere cibo, confidenze, affetto. Così è accaduto anche alla grande famiglia dei bustocchi e dei profughi ucraini, che hanno trascorso una piacevole serata insieme sabato sera all'oratorio di San Giuseppe. Sì, dove tutto è cominciato lo scorso marzo, quando don Giuseppe Tedesco decise di andare in Polonia a trarre in salvo i primi bimbi e le loro mamme.

Tra gli ospiti, monsignor Luca Raimondi che ha guidato la preghiera prima della cena e benedetto i presenti. Con un sogno, condiviso da tutti: la pace. Monsignor Raimondi ha lodato don Giuseppe, che ha svolto il suo "mestiere" da prete, con grande passione, da quel viaggio a ogni tappa dell'accoglienza. Ma anche tutta la rete che si è creata.

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Sì, si è fatto del bene a questi bimbi e alle loro famiglie, ma lo si è anche ricevuto. È questo il meccanismo magico della solidarietà.

Perché proprio sabato sera? C'entra - spiega l'assessore Reguzzoni, presente con la figlia - con l'avvio dell'anno scolastico. La speranza condivisa è che i ragazzini avrebbero potuto frequentare le lezioni nella loro patria, ma purtroppo il conflitto continua.

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Allora è il momento di farsi forza, di sorridere nonostante il dolore e le preoccupazioni e ringraziare tutti coloro che in silenzio formano e spronano questa grande famiglia. I volontari, che ancora ieri sera preparavano i cibi, comprese pietanze ucraine, ma soprattutto avevano un gesto, un sorriso, una confidenza da condividere. Ancora, il capitano Annamaria Putortì, comandante della Compagnia dei carabinieri di Busto Arsizio, il comandante della polizia locale di Castellanza Francesco Nicastro, le figure del mondo sanitario che hanno assicurato un aiuto ora nelle vaccinazioni ora nell'assistenza.

Benedizione in italiano, Padre nostro mormorato in ucraino dai bimbi. Con il pensiero ai banchi che attendono nelle prossime ore, alla propria terra e ai propri cari che si vorrebbero presto abbracciare, senza la minaccia delle bombe.

Marilena Lualdi