- 04 gennaio 2022, 10:30

Il mercato della Pro Patria, come un esercizio di bella calligrafia

Nella realtà tutti i movimenti sussurrati o preannunciati con l'avvio di gennaio perdono smalto vista l'incertezza globale della situazione. Ma in casa biancoblù hanno quasi un sapore surreale

Per chi ha qualche anno in più, gli esercizi di bella calligrafia sono un ricordo, magari pure sbiadito. Che di questi tempi si ricollega più o meno al calciomercato attuale per quanto riguarda la Pro Patria in particolare.

È chiaro che lo spettacolo deve andare avanti e così tutti i movimenti preannunciati o pregustati nonostante il periodo pandemico: i primi vanno pure in porto. Ma intanto l'unica certezza è che il 9 gennaio la serie C non scenderà in campo (LEGGI QUI) e ha già rimandato la seconda giornata di ritorno al mese di febbraio. In mezzo, un'attesa messa nero su bianco dalla Lega Pro: «Entro il 10 gennaio 2022 il Governo, con la guida della autorità sanitarie, emanerà nuove disposizioni in materia di prevenzione e tutela della salute e ciò renderà le norme da applicare ancora più chiare».

Se qui c'è foschia che toglie colore a questo quadro, in casa Pro Patria si respira la nebbia mercato. Tra le prime voci circolate sui siti, quella del centrocampista Lora, che uscendo di scena dal Lecco sarebbe piaciuto a diverse società, tra cui veniva menzionata proprio quella bustocca. Salvo poi vederlo dirigersi dalle parti di Legnago. Ma un acquisto, in questo momento, nei prossimi giorni è possibile? Con una situazione societaria così in stand by, ogni mossa suona a dir poco improbabile.

Attualmente il presidente della Pro è Domenico Citarella che conferma come in assenza di un nuovo direttivo della proprietà (ricordiamo che il presidente del consorzio Sgai è Roberto Galloro, arrestato lo scorso novembre, LEGGI QUI) comprare o vendere sono questioni impensabili.

Sì, anche vendere, e qui l'ultimo rumour vede protagonista Boffelli, desiderato dal Grosseto: anzi, secondo Nicolò Schira, i contatti sono stati avviati.  

Certo è che stiamo parlando di un tassello strategico della difesa tigrotta, già minata dagli infortuni a partire da quello della colonna Lombardoni.

Quindi, ascoltiamo, osserviamo, annotiamo ma svogliatamente. Quasi giusto per fare esercizi di calligrafia. 

Perché sul foglio della realtà biancoblù ora vediamo impressi solo i caratteri del lavoro quotidiano sulla squadra che c'è. Su questi ragazzi, scelti ad uno ad uno dal ds Sandro Turotti, in questi anni, che devono ancora scrivere tutto, dopo una prima metà della stagione ancora così tormentata, a parte gli ultimi bagliori che vanno trasformati in luce piena. Che ha bisogno di fiducia, che avrebbe bisogno di certezze. Cose lontano anni luce dal mondo mercato.

Ma. Lu.