Attilio Caja, sentito telefonicamente poco fa, non vuole commentare il suo esonero dalla panchina di Pallacanestro Varese (leggi qui i motivi alla base del terremoto), né le dichiarazioni di Toto Bulgheroni (qui) che hanno cercato di spiegare la scelta compiuta dalla società. Nelle sue parole solo il desiderio di salutare un ambiente, inteso in primis come tifosi, che l’ha accolto per cinque anni.
«Grazie. Grazie di cuore a tutti i tifosi, amici e sostenitori della Pallacanestro Varese. Mi hanno sempre dimostrato affetto, i consorziati pure l’altra sera nell’ultimo ritrovo e al telefono poco fa: in tanti mi stanno chiamando. Grazie alla città di Varese: qui è stato bellissimo. E l’affetto che provate per me è stato contraccambiato».