Varese - 03 luglio 2020, 18:00

FOTO. Edificio pericolante in via Gasparotto, c'è l'ordinanza: entro 10 giorni andrà demolito dai proprietari o messo in sicurezza

Il sindaco Galimberti ha firmato oggi il documento che obbliga la proprietà a intervenire. Cosa che potrebbe avvenire a brevissimo. Altrimenti ci penserà l'Amministrazione che poi si rivarrà. Intanto la corsia resta chiusa

AGGIORNAMENTO ORE 18

Dieci giorni per demolire le parti pericolanti del fabbricato di via Gasparotto. È questo il tempo limite indicato in un’ordinanza firmata dal sindaco Davide Galimberti e indirizzata ai due proprietari dello stabile le cui problematiche statiche hanno comportato, da ieri pomeriggio, la chiusura di parte della strada alla circolazione. Un documento analogo era stato inviato lo scorso marzo, ma uno dei due intestatari aveva assicurato la stabilità dell’edificio.

«Non è più procrastinabile - si legge nel testo - un intervento radicale, a tutela della pubblica incolumità, poiché la staticità delle strutture del fabbricato appare ormai irrimediabilmente compromessa, talché vi è pericolo concreto di rovina dello stesso sulla sede stradale di Via Gasparotto».

Per evitare la demolizione, i proprietari dovranno garantire una attività edilizia riparatoria “idonea a ripristinare le condizioni di sicurezza”.

Quindici a partire dalla notifica del procedimento, invece, i giorni per far arrivare in Comune, al termine dei lavori, una perizia tecnica che certifichi la rimozione delle fonti di pericolo e la sicurezza statica delle porzioni del fabbricato eventualmente restanti.

In caso di inottemperanza alle prescrizioni, l’Amministrazione interverrà d’ufficio, tramite l’Area X Lavori Pubblici, rivalendosi poi sui proprietari per il recupero delle spese sostenute.

ORE 15.42

Edificio pericolante di via Gasparotto: interviene il sindaco e firma l'ordinanza. Il primo cittadino Davide Galimberti ha firmato oggi un documento che prevede per i proprietari dell'immobile di provvedere all'abbattimento o alla messa in sicurezza dell'edificio. Nella giornata di ieri, il Comune è stato costretto a chiudere la corsia che è anche l'unico sbocco per raggiungere l'autostrada da viale Borri, a causa della caduta di mattoni e calcinacci sulla sede stradale.

Uno stop che ha inevitabilmente avuto delle ripercussioni sulla viabilità della zona, già spesso trafficata di suo. Secondo fonti dell'amministrazione comunale, il problema verrà risolto al più presto in quanto i proprietari dell'immobile sono pronti a intervenire, come era già accaduto mesi fa quando un tir aveva urtato una parte della muratura, provocando il distaccamento di materiale. Allora la proprietà aveva abbattuto una parte dell'edificio per evitare nuovi crolli.

Per ora la corsia resta per ora chiusa al traffico.

Redazione