Varese - 04 giugno 2020, 22:35

Gestione rifiuti a Varese, Conte (Pd) replica a Monti (Lega): «Inutili allarmismi, il problema nacque nel 2008 per colpa di chi governava Varese»

Il capogruppo del Pd in consiglio comunale replica al consigliere regionale leghista: «Se nel 2008 la Lega avesse seguito le corrette procedure, non ci sarebbe stata la procedura di infrazione europea e oggi non saremmo in questa intricata situazione giuridica»

Continua lo scontro politico generato dal caso giudiziario che ha coinvolto la Igm, società di Siracusa che si era aggiudicata il bando da 66 milioni di euro per la gestione del servizio di igiene urbana nel comune di Varese, sequestrata oggi dalla Guardia di Finanza di Siracusa per una presunta bancarotta fraudolenta (leggi QUI). 

Luca Conte, capogruppo del Pd in comune a Varese, replica così all'intervento del consigliere regionale varesino della Lega Emanuele Monti (leggi QUI). «Forse troppo distratto dagli impegni relativi alla sanità lombarda (e sappiamo purtroppo con quali tristi risultati prima e durante l'emergenza trascorsa) - scrive Conte - il consigliere regionale Monti non perde occasione per aprire l'ennesima e infondata polemica strumentale contro la nostra città. Come spesso accade alle polemiche leghiste, tuttavia, esse svaniscono come la promessa di una Padania indipendente o si rivoltano contro i loro fantasiosi inventori come una ventennale campagna contro il tricolore». 

«Tutti a Varese, tranne evidentemente Monti - prosegue sarcastico il capogruppo del Pd in consiglio - sanno che il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti è gestito da Acsm Agam ambiente, con alla testa il presidente Fabrizio Mirabelli. Da oltre mezzo secolo il servizio è svolto egregiamente dalla ex Aspem, che continua e continuerà a garantire il servizio senza alcuna ripercussione. Ogni allarmismo è quindi meramente e palesemente strumentale ed infondato».

Poi, l'affondo finale di Conte: «La realtà è che se nel 2008 la Lega avesse seguito le corrette procedure nell'alienazione delle quote di Aspem a favore di A2A, oggi non saremmo in questa intricata situazione giuridica. Infatti è cosa nota che nel 2013 è stata avviata una procedura di infrazione europea per la mancata procedura di gara nella vendita delle azioni del gruppo Aspem, che ha portato all'interruzione nel 2018 dei contratti in essere per espressa disposizione di legge, come riconosciuto lo scorso anno da una sentenza del Tar Lombardia».

C.S.


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